lunedì 17 settembre 2012

“Lo scandalo della stagione” di Sophie Gee


Ci troviamo in Inghilterra sotto il regno della regina Anna, sovrana di fede protestante ma discendente Stuart. I contrasti religiosi sembrano ormai superati, nonostante qualche Giacobita trami ancora nell’ombra per portare sul trono il cattolico Giacomo, al momento in esilio in Francia. Alla fine dell’estate dell’anno 1711, fervono i preparativi per la nuova season londinese, che si preannuncia ricca di divertimenti, feste in maschera, balli e nuove conoscenze: il futuro di molte giovani donne dipenderà dalla loro capacità di saper giocare bene le proprie carte (patrimonio, bellezza, astuzia…) per riuscire ad accalappiare un marito.
Sophia Gee prende spunto dal poema eroicomico “Il ricciolo rapito” (The rape of the lock) opera di Alexander Pope (1668 - 1744) pubblicata nel 1712 (versione definitiva pubblicata nel 1714) nel quale il poeta, facendo uso del “distico eroico” (metro tipico dello stile epico), narra le vicende della bella Arabella Fermor (Belinda nella poesia) e di Lord Petre. La vicenda, come si evince dal titolo stesso, è fondata sul ratto di una ciocca di capelli, o per essere più precisi di un ricciolo, che Lord Petre riesce a tagliare alla fanciulla. Belinda tenta di farsi rendere quanto le è stato rubato a tradimento, ma inutilmente; la ciocca di capelli, infatti, vola via nell’aria e si trasforma in una stella. Arabella Fermor e Lord Petre sono al centro dello scandalo della stagione raccontato nel libro della Gee. Tra i personaggi che prendono parte alla vicenda ritroviamo lo stesso Alexander Pope, il “rospo gibbuto”, che grazie alla sua forza d’animo attira immediatamente le simpatie del lettore. I difetti fisici del poeta vengono ben presto dimenticati: la totale mancanza di avvenenza, il colorito malaticcio, la schiena ricurva non sono più importanti; il lettore, totalmente assorbito e ammaliato dalla sua arguzia, dalla sua voglia di vivere, dalla sua vivacità intellettuale, si trova immediatamente a desiderare che egli possa ottenere quanto prima la fama, la ricchezza e l’amore di Teresa Blount a cui aspira così ardentemente. Teresa e la sorella minore Martha sono cugine della donna più desiderata di Londra, la famosa Arabella Fermor. Martha, una ragazza semplice e dotata di buon senso, è segretamente innamorato di Alexander Pope. Teresa, bella e impertinente, non possiede purtroppo le buone qualità della sorella, è una ragazza superficiale, ammira e invidia lo stile di vita della cugina Arabella e, nonostante sappia di essere priva di dote, aspira ugualmente ad un matrimonio al di sopra delle proprie possibilità. Amata da Pope, nutre per lui sentimenti di semplice stima ed affetto; da donna superficiale qual è, al contrario di Martha, guardando il poeta vede solo un uomo dallo sgradevole aspetto fisico.
Se dovessi definire il romanzo della Gee con un solo aggettivo credo lo definirei un romanzo “indeciso”. L’idea di prendere spunto dall’opera di Pope per la trama è davvero originale ed interessante, ma per il resto tutto sembra troppo abbozzato. E’ vero l’ambientazione storica, la descrizione delle feste, degli abiti, dei luoghi, della vita dell’epoca è dettagliata e precisa, ma la caratterizzazione dei personaggi è troppo superficiale, non c’è alcun approfondimento psicologico. È un libro che promette molto e mantiene poco. Possiede in sé un grande potenziale purtroppo inespresso: sembra, infatti, che Sophie Gee abbia fretta di concludere la storia, accenna tutto senza indagare nel dettaglio i rapporti interpersonali tra i personaggi, le motivazioni che li spingono ad agire in un modo piuttosto che in un altro e anche l’idea della congiura Giacobita a cui prende parte Lord Petre che potrebbe essere un capitolo importante del romanzo, si riduce alla fine ad uno sterile racconto privo di sostanza...
Con questo non voglio dire che “Lo scandalo della stagione” sia un libro illeggibile, scritto male; anzi in realtà l’ho trovato un libro scorrevole e piacevole. La delusione consiste nel fatto che avrebbe potuto essere un bellissimo romanzo storico e purtroppo il risultato è una lettura poco impegnativa, un libro “da leggere sotto l’ ombrellone”.
Devo comunque riconosce che l’autrice ha davvero una vasta conoscenza dell’epoca storica di cui parla e soprattutto con questo romanzo ha avuto il grande merito di incuriosire il lettore ed invogliarlo a leggere ”Il ricciolo rapito” di Pope.

6 commenti:

  1. So che molte altre persone hanno notato questa sorta di indecisione nel romanzo della Gee. Confesso che, nonostante tutto, a me è piaciuto parecchio, forse perchè non mi è dispiaciuto tuffarmi negli aspetti mondani della storia con una certa frivolezza. L'autrice sta lavorando da un po' a un altro libro e sono davvero curiosa in proposito.
    Ludo.

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    1. Grazie dell'informazione ^_^
      Sono curiosa anch'io di leggere il prossimo. Al di là del fatto che mi aspettavo una cosa diversa, leggere "Lo scandalo della stagione" è stato comunque piacevole.

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    2. A proposito di romanzi storici su questa scia, hai mai provato a leggere quelli di Emma Donoghue, tipo Life Mask e Slammerkin? Io non ho ancora ceduto, ma può darsi che mi faccia tentare da Life Mask, tanto più che in questi giorni sono in UK e l'ho visto in giro a prezzi tutto sommat abbordabili.
      Ludo.

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    3. No, mai letto niente. Ok, li metto nella lista della spesa ^_^

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  2. Io comunque voglio leggerlo, perciò comunque mi spingi a spendere soldi! XDD mi incuriosisce troppo la trama :D e poi è un romanzo storico ambientato in Inghilterra! Insomma è mio! XD

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    1. Non avevo dubbi!!! XD
      Se proprio devo essere sincera...non puoi non innamorarti di Pope... ^_^
      aspetto un tuo commento post lettura XD

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