sabato 1 giugno 2013

“La rivoluzione della luna” di Andrea Camilleri

LA RIVOLUZIONE DELLA LUNA
di Andrea Camilleri
Sellerio editore Palermo
Palermo 1677, il Viceré don Angel de Guzmán muore improvvisamente lasciando scritto che sarà la sua vedova, donna Eleonora di Mora, a succedergli assumendo la carica di Viceré fino a quando tale investitura venga confermata da Sua Maestà Carlo III o venga inviata dal re un’altra persona da lui scelta.  
Poiché il ruolo di Vicerè coincide con quello di Legato papale e poiché una donna a capo di una carica ecclesiastica è da considerarsi un’eresia, il mandato di donna Eleonora durerà solo 28 giorni, il tempo esatto di un ciclo lunare.
Nella Palermo seicentesca l’illegalità e la corruzione sono dilaganti, i consiglieri del Sacro Regio Consiglio agiscono solo nel proprio interesse, calpestando le leggi e la povera gente, il malcostume e la depravazione proliferano non solo nella classe politica ma anche in quella ecclesiastica.
Donna Eleonora è descritta come una bellissima femmina affascinante, ma fredda; una donna che ha il potere di ammaliare chi la guarda e chi la ascolta tanto che diventa quasi impossibile dirle di no. E’ una donna decisa, corretta, che crede nella giustizia e nelle leggi, e per questo entra in aperto contrasto con molti personaggi, primo tra tutti l‘immorale e dissoluto vescovo Turro Mendoza.
Nonostante le difficoltà, scoprendo ogni intrigo e macchinazione, l’implacabile e ferrea donna Eleonora riuscirà comunque a fare giustizia.

La vicenda raccontata dal romanzo è una storia di invenzione che prende spunto, come scrive lo stesso autore nella nota alla fine del libro, da un fatto realmente accaduto.
Nel 1677 morì il Viceré don Angel de Guzmán e gli succedette il Cardinale Luis Fernando de Portocarrero, ma solo 27 giorni dopo, periodo nel quale appunto avrebbe regnato la vedova di don Angel. Tra le note di cronaca risulterebbero effettivamente due importanti riforme effettuate da donna Eleonora di Mora: la riduzione delle tasse sul pane, con la conseguente diminuzione del prezzo di quest’ultimo, e la creazione del Magistero del Commercio. Prese inoltre provvedimenti importanti a favore delle donne: ripristinò il Conservatorio per le vergini pericolanti e quello per le prostitute anziane. Istituì la Dote Regia e creò il Conservatorio delle Maddalene pentite. Ripristinò la legge che prevedeva benefici per le famiglie con dieci figli, riducendone addirittura il numero ad otto.

Inutile dire che la descrizione di una Palermo seicentesca dove le bustarelle riescono ad aprire tutte le porte e dove il clientelismo e gli interessi privati la fanno da padroni potrebbe benissimo essere la descrizione dell’Italia di oggi. Nonostante quindi la rabbia ed il senso di impotenza che ci colgono per il fatto che pur passando i secoli le cose non cambieranno mai, dobbiamo riconoscere a Camilleri la grande capacità di riuscire sempre a strapparci un sorriso grazie alle sue particolareggiate ed ironiche descrizioni. Certe scene sono talmente divertenti ed allegre, nonostante la loro “tragicità”, che l’indignazione per i fatti, anche se solo per un momento, non può che passare in secondo piano. 

“La rivoluzione della luna” è il primo libro di Camilleri che leggo, la mia conoscenza di questo autore si limitava, infatti, alla sola visione degli episodi televisivi di Montalbano.
L’incontro con il siciliano scritto di Camilleri è stato quindi una sorpresa e per essere più precisi una piacevole sorpresa. Il suo linguaggio “popolare” rende il racconto più reale e più vivo. A dispetto del senso di disorientamento che si impossessa di noi leggendo le prime pagine, una volta entrati nel meccanismo della lingua tutto diventa scorrevole, comprensibile e “perfetto”. Davvero azzeccata la scelta di usare una sorta di italo-spagnolo per donna Eleonora che rende il tutto ancora più originale.
Un romanzo piacevole ed affascinante come la sua protagonista.

    

2 commenti:

  1. mi è piaciuto un sacco e donna Eleonora è una grande! Bravo Camilleri!!!

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    1. concordo, donna Eleonora è veramanete un personaggio ben riuscito

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