domenica 14 settembre 2014

“La nascita di Venere” di Sarah Dunant

LA NASCITA DI VENERE
di Sarah Dunant
SUPERBEAT
Il romanzo si apre con un prologo che introduce il personaggio di sorella Lucrezia, un’anziana monaca ormai malata e vicina alla morte.
Una suora pia e caritatevole, ma molto taciturna e della quale nessuno conosce la storia.
Si mormora però che al suo ingresso in convento, avvenuto trent’anni prima, la monaca non avesse lasciato del tutto fuori la sua vanità così come libri e dipinti di cui sembra fosse stato pieno il suo cassone, oggetti che all’inizio del XVI secolo erano poi stati banditi secondo le disposizioni della nuova legge suntuaria.

Finito il prologo inizia la storia vera e propria presentata come il testamento di sorella Lucrezia e non è difficile comprendere immediatamente che il racconto che leggeremo altro non è che la storia della stessa monaca da lei raccontata in prima persona.

Protagonista del racconto è la giovane Alessandra Cecchi, quarta figlia di un prestigioso e ricco mercante di stoffe fiorentino, padre di altri tre giovani: Plautilla, prossima alle nozze, e gli scapestrati Luca e Tomaso.
Alessandra è la minore dei quattro fratelli e non è particolarmente legata a nessuno di loro: ritiene Plautilla troppo sciocca e frivola mentre con Luca e Tomaso è sempre in aperto contrasto. Tomaso, il fratello bello e vanesio, inoltre non perde occasione di stuzzicarla e lanciarle pesanti frecciate per il suo aspetto “da giraffa”.
Alessandra Cecchi è, infatti, una ragazza interessante ed intelligente, ma non può essere definita una bellezza secondo i canoni dell’epoca.
Ama lo studio e le lettere, conosce il greco e parla correntemente latino. Sopra ogni cosa però Alessandra è appassionata di pittura e ama disegnare; sogna un giorno di poter ottenere una commissione tutta sua che le permetta di mettere a frutto la sua arte, desiderio irrealizzabile per una donna del suo tempo tanto più considerata l’estrazione sociale di appartenenza.
Al ritorno da un viaggio di lavoro, il padre conduce con sé un giovane pittore fiammingo per far dipingere la cappella di famiglia e la ragazza resta affascinata da questo giovane misterioso ovviamente non solo per le sue capacità artistiche.
All’epoca in cui Alessandra vive, sono solo due le scelte di vita possibili per una donna: il matrimonio e il convento.
Poiché Alessandra, curiosa e piena di vita com’è, morirebbe ad essere rinchiusa in un monastero, si vede costretta ad accettare il vincolo matrimoniale.
Non ha neppure quindici anni quando va in sposa ad un uomo molto più anziano di lei che potrebbe esserle padre.
Cristoforo Langella è un nobile fiorentino, un uomo molto colto e amante dall’arte tanto da vantare una discreta collezione di sculture e non solo nella propria dimora.
Cristoforo è apparentemente affascinato dalla viva intelligenza di Alessandra e sigla con lei un patto per il quale, una volta divenuta sua moglie, la ragazza potrà dedicarsi agli studi e all’arte come più le aggrada, unica richiesta evitare scandali.
Alessandra però capirà fin troppo presto che quel patto che a lei sembrava così vantaggioso, in realtà nasconde numerose insidie e la sua vita non sarà più la stessa.

Il romanzo è affascinante come il periodo storico in cui è ambientato, periodo storico che Sarah Dunant è riuscita a rendere in maniera superba in tutta la sua brutalità, bellezza e vitalità.

Pagina dopo pagina il lettore viene sempre più immerso nell’atmosfera della Firenze di fine Quattrocento e primo Cinquecento.

L’epoca in cui è ambiento “La nascita di Venere” è il periodo di passaggio dalla Signoria alla Repubblica.

Alessandra Cecchi nasce all’epoca in cui signore di Firenze è il grande Lorenzo De’ Medici detto Lorenzo il Magnifico e assiste all’ascesa di Girolamo Savonarola, il frate che profetizza sciagure per Firenze e si adopera con ogni mezzo, senza preoccuparsi di utilizzare anche metodi repressivi, affinché la città ritrovi fede e costumi morigerati.
Morto il Magnifico, sotto l’influenza del Savonarola e complice una politica incerta da parte del successore di Lorenzo De’ Medici, Piero De’ Medici, il quale non riesce a fronteggiare l’arrivo dell’esercito di Carlo VIII, giunto in Italia per rivendicare i diritti degli Angioini sul Regno di Napoli, Firenze diviene Repubblica.

Attraverso la storia di Alessandra Cecchi e della sua famiglia apprendiamo come dovesse essere la vita quotidiana dell’epoca.
Leggendo la sua storia la accompagniamo per le strade della Firenze medicea, ammiriamo le opere d’arte tra cui i famosi affreschi del Ghirlandaio in Santa Maria Novella, entriamo nelle numerose chiese fiorentine, la accompagniamo nel quartiere abitato dai tintori, passeggiamo di notte per le strade poco sicure della città condividendo con Alessandra la paura di essere scoperti dalle ronde dopo il coprifuoco, con lei assistiamo al grande falò delle vanità indetto da Savonarola nel quale i fiorentini furono “inviati” a sacrificare quanto di più prezioso possedessero per eliminare ogni oggetto peccaminoso.
Le pagine del romanzo ci raccontano della condizione della donna, quella degli schiavi e della servitù nonché del trattamento riservato ai sodomiti da Savonarola e dai suoi seguaci.

“La nascita di Venere” è un libro avvincente sia grazie ai suoi bellissimi personaggi sia ad una trama magistralmente sviluppata che ci parla di passione, compromesso, arte, storia; un racconto che si tinge persino di giallo grazie ad una serie di inspiegabili omicidi a sfondo sessuale il cui colpevole sembra avvolto dal mistero.

Un libro assolutamente imperdibile per chiunque ami i romanzi storici.



6 commenti:

  1. No ma, io adoro il tuo blog!!!! *-*
    Prima di scoprirlo pensavo che non ci fosse nessuno più o meno con i miei gusti letterari e invece ogni recensione che posti è di un libro che ho letto o che è in wl o che è in libreria....quindi adoro il tuo blog!
    Appena ho visto questo libro (non credo tu lo sappia ma io AMO la Neri Pozza e quindi anche la Beat *-*) l'avrei subito comprato anche perchè della Dunant, di cui vorrei anche leggere "La cortigiana", ne parlano molto bene e poi adoro i romanzi storici!!!
    Bellissima recensione complimenti! ^^

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  2. Ma grazie!!!!!!! :) troppo buona...
    Sono contenta di suscitare tanto entusiasmo...anche se più che il mio blog il merito va in gran parte ai libri Neri Pozza e Beat, Come te adoro queste due case editrici, in tanti anni MAI una delusione :)
    Sarei curiosa di leggere La cortigiana,comunque già aggiunta alla mia lunghissima wl...
    Avrei bisogno di giornate di 36 ore per riuscire a leggere tutto quello che vorrei!!!

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  3. Tu, dunque, promuovi La nascita di Venere. Ero curiosa perché mi erano giunti pareri discordanti soprattutto sui cambiamenti di ritmo nella narrazione.

    Ci penserò... Per ora dovrei pensare a leggere Mrs Poe che, ancora, mi manca. Ho, però, letto Lasciare casa che, di nuovo, avevo scoperto sul tuo blog e l'ho molto apprezzato, forse anche perché nella protagonista ho trovato un pochino di me stessa.

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    1. La nascita di Venere a me è piaciuto, ma ad essere sincera non ho ancora parlato con nessuno che l'abbia letto... Devo però dire che io non ho trovato particolari cambiamenti nel ritmo della narrazione, mi sembra sempre piuttosto veloce.

      Sono contenta tu abbia apprezzato Lasciando casa e sono curiosissima di sapere le tue impressioni su Mrs Poe appena lo leggerai :)

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    2. Ecco, mi sono confusa perché io l'ho letto in inglese, con titolo Leaving home.

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