venerdì 26 dicembre 2014

“La sposa dell’inquisitore” di Jeanne Kalogridis

LA SPOSA DELL’INQUISITORE
di Jeanne Kalogridis
LONGANESI
La vicenda si svolge a Siviglia nell’inverno tra il 1480 e il 1481.
Marisol Garcia sta per sposare Gabriel Hojeda; il padre della ragazza, nella speranza di salvare la figlia, ha acconsentito alle nozze, ma lei, all’oscuro delle motivazioni del genitore, non riesce a darsi pace di dover andare in sposa ad un uomo che disprezza.

Marisol, infatti, è ancora innamorata di Antonio Vargas, il suo amore fin dall’infanzia, con il quale un tempo era fidanzata.
I due avrebbero dovuto sposarsi al ritorno di Antonio da Salamanca dove il giovane si era recato per studiare all’università, ma dopo qualche anno egli non aveva più risposto alle lettere di Marisol che era stata così lasciata senza una spiegazione.

Celebrata la cerimonia il padre ripudia la figlia e donna Marisol Hojeda è costretta a seguire il marito nella sua nuova casa.
Qui si scontra fin da subito con la freddezza e l’ostilità del cognato Alonso Hojeda, l’abate del convento domenicano.
Il frate vorrebbe che il matrimonio fosse subito annullato, ma ragguagliato dal fratello su alcuni accordi presi da questi con il padre della ragazza decide di accettare l’unione a patto che i due sposi attendano un mese prima di consumare il matrimonio.
Appare subito evidente che nonostante la passione che Gabriel nutre per Marisol, i veri interessi che l’hanno spinto a sposarla sono di tutt’altra natura.

L’inquisizione da qualche anno sta tormentando la Spagna e ora è giunta anche a Siviglia. Il nome che tanto terrorizza tutti è quello di Tomas de Torquemada, il celebre e rigoroso inquisitore spagnolo.
L’obiettivo è colpire i conversos giudaizzanti ovvero i nuovi cristiani che, nonostante l’apparente conversione al cristianesimo, celebrano ancora di nascosto i loro riti e sono rimasti fedeli alla religione ebraica.
In realtà la situazione è molto più complessa ed i motivi economici sono chiaramente di massima importanza in questa caccia ai cripto-ebrei tenuto conto che i conversos a Siviglia controllano gran parte delle posizioni governative e sono molto potenti.

Il padre di Marisol così come Antonio Vargas sono entrambi cristiani vecchi, ma Madgalena, la madre di Marisol, è una conversa e questo fa della stessa Marisol una coversa a sua volta.
In questo clima di terrore dove chiunque può denunciare il proprio vicino mantenendo l’anonimato e vederlo così torturato, messo a morte e privato di tutti i suoi averi senza correre alcun pericolo in prima persona, Magdalena quando scopre di essere stata denunciata e di dover subire il processo dell’Inquisizione, decide nel tentativo di salvare la sua famiglia di togliersi la vita gettandosi nelle acque del Guadalquivir.

E’ proprio dopo pochi giorni dalla morte di Magdalena che Diego Garcia, vedendo ormai tutto perduto, decide di giocare la sua ultima carta per cercare di salvare la figlia concedendo la sua mano a Gabriel Hojeda che la Regina Isabella ha appena nominato procuratore civile dell’Inquisizione a Siviglia, permesso accordatogli grazie alla sua laurea in diritto canonico.

Marisol è triste, arrabbiata con il padre per averla abbandonata, arrabbiata con se stessa per aver un tempo ripudiato la madre per le sue origini e arrabbiata con Antonio per averla lasciata.

Marisol però è la vera figlia di sua madre, è una donna forte e combattiva che riuscirà a sopportare le avversità e i dolori, non si lascerà abbattere dall’inasprirsi delle persecuzioni e, mentre tutto intorno a lei sembrerà crollare, riuscirà a mettere ordine nella sua vita.

Sarà presto in grado di capire chi le è veramente amico, di chi può davvero fidarsi e chi invece deve essere allontanato perché cerca solo di usarla.

Per amore e per orgoglio saprà tenere alta la testa di fronte alle umiliazioni, saprà tenere fede agli insegnamenti dei genitori e soprattutto saprà seguire il suo cuore.

Marisol dovrà lottare per fare chiarezza sulle sue origini e i veri motivi che hanno spinto le persone a lei vicine a comportarsi in modo tanto incomprensibile e capirà che tali comportamenti erano dettati semplicemente dall’amore e dal desiderio di proteggerla.

“La sposa dell’inquisitore” è un romanzo piacevole e ricco di colpi di scena. 
Il contesto storico è interessante ed accattivante; la trama è a tratti intensa e cruda e a tratti malinconica e delicata; i due protagonisti, Marisol e Antonio, sono personaggi affascinanti e la loro storia d’amore è emozionante e suggestiva.
Una lettura nell'insieme coinvolgente grazie soprattutto al continuo susseguirsi di intrighi, segreti e tradimenti.



4 commenti:

  1. «continuo susseguirsi di intrighi, segreti e tradimenti»

    Appunto! Mentre leggevo il tuo post, avevo come l'impressione che questo romanzo fosse tremendamente complicato.

    Sincera? Della Kalogridis mi ispira maggiormente L'enigma della Gioconda. Non è che, per caso, l'hai letto?

    Splendido il tocco squisitamente personale che hai voluto dare alla grafica del post con l'ultima immagine.

    Complimenti per aver deciso di scrivere un post il 26 dicembre, Elisa. Che dedizione! Vediamo se riesco a mettermi di buzzo buono anch'io prima che questa settimana giunga al termine...

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    1. No, non è complicato come sembra.
      Mi spiace è il primo libro della Kalogridis che leggo, ma ho capito che metterò in lista L'enigma della Gioconda ^^

      Altro che dedizione...qui se non ottimizzo i tempi, ci vorrebbero delle giornate di 48 ore!!!

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  2. E vai con Giano, Elisa!

    In bocca al lupo per il 2015, per i tuoi progetti, gli eventuali buoni propositi, con le tue letture... Spero che tu legga solo opere che ho già affrontato, così da non dovermi preoccupare di cadere in tentazione!

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