martedì 7 luglio 2015

“Una vita al Massimo” di Massimo Ferrero

UNA VITA AL MASSIMO
(Ed è il minimo che posso dirvi)
Massimo Ferrero
con Alessandro Alciato
RIZZOLI
In estate, complici le giornate più lunghe e le tanto agognate ferie, si ha finalmente molto più tempo da dedicare alla lettura e accade così che si riesca ad avere il tempo di leggere anche quei libri che consideriamo un po’ fuori dai nostri schemi.

Il post di oggi è quindi dedicato ad una lettura un po’ diversa. Se è vero, infatti, che spesso vi ho proposto delle biografie, il protagonista di quella di cui mi appresto a parlarvi oggi è decisamente un personaggio atipico.

Come avrete già capito dal titolo il protagonista di questo post è Massimo Ferrero, altrimenti detto er Viperetta, uomo di spettacolo, imprenditore nonché da un anno presidente della U.C. Sampdoria.

Confesso che fino a quando Massimo Ferrero non ha comprato la mia squadra del cuore, ignoravo totalmente chi lui fosse, per cui non sentitevi assolutamente in colpa se per voi è ancora un completo sconosciuto.

“Una vita al Massimo” è stato scritto in collaborazione con Alessandro Alciato, noto giornalista televisivo ed inviato di Sky.

L’impressione è che non sia stato assolutamente facile per Alciato riuscite a tenere a freno la vulcanicità del Presidente perché leggendo il libro il personaggio Ferrero emerge prepotentemente dalle pagine, tanto che in alcuni punti sembra che lui sia lì accanto a te a raccontarti le cose o quanto meno ci sia Crozza a farlo per lui.
Chi di voi ha visto il comico genovese imitarlo capirà al volo cosa io intenda.

Massimo Ferrero: gioie e dolori.
Eh sì, non è facile per me parlarne in quanto direttamente coinvolta da tifosa sampdoriana.
La prima volta che l’ho visto e ho scoperto essere il nostro nuovo Presidente, diciamo che sono rimasta, e ammettiamolo pure, sconvolta!
Da buona genovese, riservata, fredda e distaccata almeno all’apparenza, ritrovarsi in balia di un personaggio del genere e dover dire addio allo storico “stile Sampdoria” è stata una doccia fredda. 

Massimo Ferrero però è stato davvero bravo a guadagnarsi quasi immediatamente non dico la fiducia, per quella ci vogliono tempo e risultati, ma la possibilità di poter dimostrare il suo valore, quella sì.

Indubbiamente ha conquistato tutti fin da subito con la sua simpatia e ha riportato nello spento ed apatico ambiente blucerchiato una spensieratezza, una gioia e soprattutto un entusiasmo che mancavano ormai da troppo tempo e per questo non lo ringrazierò mai abbastanza. Grazie Presidente!

Ma veniamo al libro dove Ferrero si racconta con tutta la sua simpatia, tanta! e tutta l’onestà o meglio tutta quella di cui è capace…

Tutti i fatti raccontati in questo libro sono realmente accaduti.
O almeno io me li ricordavo così…

Massimo Ferrero nasce a Roma il 5 agosto del 1951. La sua è una famiglia povera che fatica a sbarcare il lunario. Vive a Testaccio, un quartiere popolare dal quale scappa ogni volta che può per raggiungere Cinecittà, fin da piccolo sa che quello sarà il suo mondo, il suo sogno da realizzare.

Gli aneddoti della sua infanzia sono tutti raccontati con ironia, freschezza e vivacità: da quelli più buffi come l’essere prelevato a casa dai carabinieri ogni giorno ed obbligato ad andare a scuola a quelli più difficili come la detenzione nel carcere minorile per scontare una pena di sei mesi per “questioni d’amore”.

Nonostante la povertà, nonostante la dura esperienza del carcere che spesso più che correggere ed aiutare chi vi è stato detenuto lo allontana dalla legalità una volta di nuovo in libertà, Massimo Ferrero ha dimostrato di possedere una grande forza di volontà e un orgoglio non comuni nel voler riuscire a raggiungere i traguardi che sin da giovanissimo si era prefissati.

Leggere dei suoi mezzi, magari anche poco ortodossi, per entrare in quel mondo che tanto lo affascinava così come fare da autista al Gianni Morandi dei tempi d’oro senza neppure avere la patente o l’insistenza e la sfacciataggine con la quale riuscì un giorno a farsi assumere come segretario da Dino Risi, sono pagine divertenti, ma sono anche la prova della caparbietà di cui è dotato quest’uomo.

I suoi metodi possono essere discutibili, lui stesso parla della sua vita come di un film e leggendo il libro sembra proprio di leggere un copione magari di uno di quei film con Alberto Sordi, ma bisogna riconoscergli che nonostante le sue umili origini che giustamente non rinnega mai e questo gli fa molto onore, il suo curriculum vanta un numero elevatissimo di film di cui si è occupato ben 140: 20 da segretario, 20 da ispettore, 40 da organizzatore ed il resto da produttore.

Oggi Massimo Ferrero possiede ben 60 sale cinematografiche e quel ragazzino che la mamma lavava con il sapone di Marsiglia sperando di levargli di dosso l’odore dignitoso della povertà, nel 1995 è stato addirittura invitato a Cuba per progettare e creare il cinema di stato del paese ed è riuscito a stringere la mano a Fidel Castro!

Massimo Ferrero è un uomo ironico, basti vedere come riesce a sorridere davanti all’imitazione di Crozza e credo che pochi, me compresa, riuscirebbero a reagire con tanta grazia.

E’ un uomo innamorato della sua famiglia soprattutto dei suoi figli e di Manuela, la donna della sua vita.

E’ entusiasta, è incosciente e geniale, spavaldo e attento ai particolari allo stesso tempo.

E’ un uomo che ha realizzato parte dei suoi sogni, ma proprio perché sognatore ne ha ancora tanti nel cassetto da realizzare.

Massimo Ferrero ama la vita e questo suo amore per la vita è contagioso così come il suo entusiasmo; è un mercante di sogni, un po’ Grande Gatsby e un po’ Er Grigione. 

Cosa penso io da cittadina di Samp&Doria del mio Presidente? Posso rispondere alla fine della campagna acquisti?
Presidente, mi permetta di continuare a sognare ancora...



2 commenti:

  1. Fantastica, Elisa! E scrivere che questo libro è out dalla tua comfort zone è un eufemismo.

    Grazie, come tua lettrice, di aver condiviso con il pubblico una parte di te che ancora non conoscevamo, tra anima genovese e passione calcistica.

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    1. E alla fine il post che attendevi tanto è arrivato!

      Ti chiedevi che tipo fossi? questa passione non te l'aspettavi, vero? ;-)
      Ammetto di avere una personalità un po' versatile ^^

      Comunque ho messo via un po' di libri da leggere, biografie di personaggi, che sveleranno altre mie passioni...


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