giovedì 27 agosto 2015

“Borgo Propizio” di Loredana Limone


BORGO PROPIZIO
di Loredana Limone
GUANDA
Qualche mese fa vi avevo parlato di un libro intitolato “E le stelle non stanno a guardare”, secondo volume di una serie che aveva come protagonista Borgo Propizio, un vecchio borgo intorno al quale si sviluppavano tutte le storie dei suoi simpatici abitanti.

Da poche settimane è uscito il terzo episodio della serie intitolato “Un terremoto a Borgo Propizio” e prima di leggerlo ho pensato fosse carino recuperare il primo racconto.
Da qui il mio post dedicato a “Borgo Propizio” libro pubblicato da Guanda e successivamente nella collana dei tascabili TEA.

Borgo Propizio è un paesino medievale arroccato su una collina, un paese come tanti se ne possono trovare nella nostra Italia: il Castelluccio, simbolo del paese sta crollando e necessiterebbe di urgenti lavori di restauro, le strade sono dissestate, i negozi chiudono, i giovani lasciano il paese per andare a cercare fortuna in città.

Tra i personaggi che animano il paese facciamo la conoscenza fin dalle prime pagine di due sorelle Mariolina e Marietta, entrambe single o meglio per dirla come i loro compaesani entrambe “zitelle”.

Mariolina (46 anni) e Marietta (45 anni) sono praticamente coetanee, in realtà la differenza di età tra loro è di appena nove mesi.
Sono l’una l’opposto dell’altra: Mariolina capelli, pelle e occhi chiari, di corporatura minuta ha preso dal papà mentre Marietta bruna, occhi marroni, lineamenti marcati e corporatura robusta ha preso tutto dalla mamma.
Il padre aveva abbandonato la famiglia quando erano ancora piccole e la madre da allora aveva convissuto con una depressione costante.
Negli anni, mentre Mariolina aveva studiato e trovato impiego in comune, Marietta era rimasta a casa per accudire la madre trascorrendo le giornate a fare l’uncinetto per ingannare il tempo.
Poi un giorno per puro caso, grazie alla commissione di una copertina da neonato che una signora aveva voluto assolutamente pagare, questo passatempo era divenuto per Marietta un lavoro a tempo pieno e si era ritrovata a produrre capi unici per lo storico negozio del capoluogo “Fili Fatati dal 1888”.

Le due sorelle hanno appreso dalla madre i valori fondamentali ai quali si attengono ancora scrupolosamente: verginità, onestà, senso della pulizia e del dovere, rispetto dei Dieci Comandamenti.

Un giorno dal fondovalle giunge a Borgo Propizio Ruggero, un muratore specializzato ingaggiato dal proprietario di un negozio per eseguirne la ristrutturazione.
Tra Ruggero e Mariolina, la quale al contrario della sorella non ha mai perso la speranza di trovare un uomo, è amore a prima vista e, con non buona pace di Marietta che si sente tradita e abbandonata, Mariolina si lascia travolgere dalla passione.

Ruggero ha 35 anni, è un gran lavoratore ed è economicamente benestante. La sua croce sono gli anziani genitori con i quali convive e che rendono la vita impossibile a lui e a tutte le badanti da lui assunte.
L’uomo vorrebbe trovare una donna all’antica che acconsenta ad accudire la casa, occuparsi di lui e ovviamente anche dei genitori.
Mariolina, desiderosa di affetto e di una famiglia che non ha mai realmente avuto, sembra fin da subito essere proprio la persona adatta a lui.
Basteranno l’amore e la passione che i due provano l'uno per l'altra? Le cose infatti non si riveleranno così facili poiché ci si metterà di mezzo non solo il fantasma di Borgo Propizio, ma anche una misteriosa refurtiva frutto di un furto avvenuto ben 60 anni prima al Diamantmuseum di Anversa.
Come avrete capito non mancheranno anche tanti  momenti di allegra suspense.

Altri protagonisti della storia sono Claudia e Cesare, una coppia in crisi.
Lei lascia il marito nonostante ne sia ancora innamorata perché si sente trascurata.
Cesare, si rende conto di non poter vivere senza Claudia ed entra immediatamente in crisi, mentre la spensierata moglie in vacanza si invaghisce di un aitante animatore di villaggio.
Ci penseranno la figlia Belinda e zia Letizia a cercare di riportare la coppia sulla retta via. Ci riusciranno?

Belinda, laureata in scienza della produzione e trasformazione del latte, nonostante un  buon lavoro con interessanti prospettive, decide di compiere il percorso inverso dei giovani abitanti del borgo. A 26 anni, dopo una delusione sentimentale per un collega, stanca dell’aria tossica che circola in ufficio, delle lotte intestine che non permettono di rimanere indenni o indifferenti, dei pettegolezzi di cui non si può non essere oggetto, sfiancata e demotivata, decide di trasferirsi nel piccolo paese dove viva la zia e aprire li una latteria tutta sua.

Zia Letizia, da sempre innamorata di Gianni Morandi che lei chiama il Gran Musicante, è una vedova che vive nel ricordo del marito, ma questo non le impedisce di avere una vita sociale molto attiva, frequentare l’università della terza età, leggere, documentarsi e ovviamente spettegolare su ogni cosa, ma soprattutto cercare di scansare le avversità della vita con l’aiuto dell’oroscopo.

Nel frattempo in paese ritorna anche Ornella. La donna ha lasciato il marito, un importante chirurgo, ma anche un uomo manesco, avaro di denaro e di sentimenti.
Ornella decide di chiudere definitivamente con lui stanca di essere da questi umiliata nel corpo e nello spirito. Torna dalla madre Elvira e da qui, dal suo paese di origine, vuole infatti ripartire per ricostruire se stessa.

La latteria di Belinda “Fatti mandare dalla mamma” diventerà un punto di ritrovo per tutto il paese e insieme con le idee e le capacità organizzative di Ornella, il rilancio di Borgo Propizio non potrà farsi attendere molto, ma questa è un’altra storia…

Leggere questo primo volume è stato come ritrovare vecchi amici, e nonostante i miei dubbi al riguardo, non è stato per nulla fastidioso conoscere già le vicende successive.
Ho ritrovato la stessa carica di simpatia dei personaggi, lo stesso calore domestico che avevo scoperto in “E le stelle non stanno a guardare”.

Le storie di Loredana Limone incantano sempre con la loro semplicità e la loro allegria; storie di tutti i giorni dal sapore familiare, eco di un mondo tranquillo e solidale.

I romanzi di Borgo Propizio fanno parte di quei libri che ogni tanto fa bene leggere per ritrovare serenità e buon umore.





Nessun commento:

Posta un commento