domenica 16 agosto 2015

“Piccoli esperimenti di felicità” di Hendrik Groen

    PICCOLI ESPERIMENTI DI FELICITA’
di Hendrik Groen
LONGANESI
Hendrik Groen ha 84 anni e un quarto e vive in una casa di risposo di Amsterdam.
Non ha nessuno al mondo a parte una moglie che soffre da anni di sindrome maniaco depressiva ed è ricoverata in un altro istituto. Va a trovarla ogni sei mesi circa, ma lei ormai sembra non riconoscerlo più. Avevano una sola figlia morta bambina all’età di appena quattro anni.

Hendrik Groen sa di essere considerato da tutti un uomo affabile e gentile, ma ripensando alla sua vita si rende conto che lui non è proprio così come gli altri lo vedono.
Troppe volte si è ritrovato nel corso degli anni a dire “sì” quando avrebbe voluto urlare “no” e questo semplicemente perché non ha mai trovato il coraggio di essere altrimenti e di agire diversamente.
Ma ora ha deciso che le cose dovranno cambiare, per una volta darà voce al vero Hendrik Groen, così per un anno terrà un diario fedele, aggiornato e senza censure di ciò che accade nell’ospizio.
Al termine dell’anno, che per la precisione è il 2013, Hendrik deciderà se continuare a vivere ed attendere una nuova primavera oppure se procurarsi la pillola del dolce sonno perché non più in grado di sopportare l’idea di vivere nella desolante attesa della fine.

Compagni di avventura sono gli altri cinque componenti del club VEMAMIMO ovvero vecchi-ma-mica-morti.
Insieme ai suoi compagni di viaggio Ever, Edward, Grietje, Eefjee Graeme ai quali si aggiungeranno in un secondo tempo una coppia, marito e moglie, di anziani cuochi, Hendrik Groen esaurirà desideri sempre repressi e farà nuove esperienze alla ricerca di un po’ di felicità.

A turno ogni socio dovrà organizzare un’uscita per i membri del club tenendo ovviamente conto delle difficoltà motorie e non solo dei partecipanti: leggeremo quindi di lezioni di golf, tour enogastronomici, lezioni di cucina, di arti marziali, di disegno.

E pur vero che anche all’interno del ricovero il personale è solito organizzare attività ricreative per gli ospiti tra cui perfino un corso di ginnastica, ma tutto oltre ad essere regolamentato da una disciplina ferrea, è sempre proposto in modo impersonale ed organizzato freddamente così come con civile freddezza vengono trattati gli anziani.

I componenti del club vecchi-ma-mica-morti invece sono un gruppo un po’ goliardico che vuole provare a dare un senso alla propria vita per quanto breve essa possa ancora essere, sono sei anziani che si vogliono divertire secondo le loro regole.
I membri del club VEMAMIMO sono molto affiatati tra loro, sono profondamente legati dall’amicizia e dal rispetto reciproco, inoltre sono sempre disponibili se uno di loro ha bisogno di aiuto.

Proprio questo fa la differenza: l’umanità, il senso di appartenenza ad un gruppo e la consapevolezza di poter essere ancora utili a qualcuno è ciò che permette a Hendrik Groen di voler proseguire l’avventura della vita.

Tutto può essere riassunto in due frasi tratte dal diario di Hendrik Groen:

finchè ci sono progetti c’è vita
  
avere belle prospettive è importante per mantenere la voglia di vivere

Sono proprio i progetti, i sogni ancora da realizzare, la voglia di mettersi in gioco ed il desiderio di imparare sempre qualcosa di nuovo che ci fa desiderare di vivere, sta a noi riuscire a trovare gli stimoli giusti per andare avanti anche se ormai intravediamo il capolinea della nostra esistenza.

Il libro è divertente e comico, l’anziano che fa truccare la carrozzina elettrica dal nipote come fosse un ragazzino alle prese con il suo motorino, gli scherzi e le battute di Evert, il traffico da ore di punta per l’ingresso e l’uscita dagli ascensori tra sedie a rotelle, bastoni e girelli, le esercitazioni antincendio dall'improbabile riuscita.
Non si può dimenticare però che “Piccoli esperimenti di felicità” è un libro che parla di persone anziane con tutto ciò che questo comporta: malattie, pillole, pannoloni, lutti ed allora inevitabilmente scende spesso anche un velo di tristezza.

Con tanta ironia e grazia Hendrik Groen porta il lettore a riflettere su temi delicati come l’eutanasia, la qualità della vita degli anziani nelle case di riposo, i costi della pubblica assistenza.

Ciò che è davvero apprezzabile del diario di Hendrik Groen è che il protagonista non si piange mai addosso o almeno non più di quanto sia umanamente possibile.
Non tralascia ovviamente di evidenziare i lati negativi della vecchiaia e condanna la freddezza e la superficialità con cui gli anziani sono trattati, ritenuti solo un costo ed un peso per la società in quanto non più produttivi.

Allo stesso tempo però è imparziale nell’evidenziare che se da un lato ci sono comportamenti irrispettosi da parte dei giovani nei confronti degli anziani questi stessi talvolta non fanno nulla per rendersi più gradevoli.
Per Hendrik Groen gli anziani potrebbero essere ancora una risorsa per la società moderna, ma troppo spesso si lascino andare trascurando il loro aspetto esteriore, emanando cattivi odori e lamentandosi continuamente di tutto e di tutti, rimpiangendo i tempi andati come se ogni cosa nel passato fosse stata migliore:

(…) all’epoca e solo all’epoca. Vivete un po’ il presente, mummie!

“Piccoli esperimenti di felicità” è un libro che fa sorridere, riflettere e talvolta rattrista, ma fa tutto parte della vita ed il segreto sta proprio nel riuscire ad accettarlo.

Due parole ancora sull’autore. Hendrik Groen è uno pseudonimo dietro il quale si cela uno scrittore misterioso, quasi nulle sono le informazioni sulla sua identità.
Le ipotesi sono diverse qualcuno ritiene che sia uno scrittore olandese famoso, qualcuno un comico, altri che sia davvero un anziano signore.
Qualunque sia l’identità dell’autore, di certo il libro si è rivelato un caso editoriale in Olanda con la sua permanenze per numerose settimane ai vertici delle classifiche ed è stato già pubblicato in moltissimi paesi.  

In Italia il romanzo uscirà in libreria il primo ottobre 2015 edito da Longanesi.
Colgo l’occasione per ringraziare la casa editrice per avermi dato la possibilità di leggerlo in anteprima e fare così la conoscenza dell’intrigante e irresistibile Hendrik Groen, vecchietto adorabile, ma non troppo che non potrà non conquistarvi.




3 commenti:

  1. questo libro mi interessa molto: penso che lo comprerò appena esce; mi sta molto a cuore il tema del rapporto tra l'utilizzo fruttuoso del tempo e felicità!!!
    A presto

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    1. Sono contenta ti abbia intrigato.
      Personalmente credo che siano proprio la passione e la curiosità a regalarci in gran parte la gioia di vivere a qualunque età.
      Attendo il commento quando avrai letto il libro! ^^

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    2. A me è piaciuto molto ma non lo definirei "divertente", non direi che fa ridere. E' sarcastico, ride per non piangere. E' duro e ruvido. E ti fa fare per tutta la lettura queste risate amare, risate a metà. E' di una tristezza quasi distruttiva.

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