sabato 3 ottobre 2015

“Storia della pioggia” di Niall Williams

STORIA DELLA PIOGGIA
di Niall Williams
NERI POZZA
Io sono Ruth Swain, quella bruttina. Guardatemi: diciannove anni, viso affilato. Gli occhi dei MacCarroll, labbra sottili, capelli opachi color nocciola, la pelle lucida degli Swain, pallida e incapace di abbronzarsi, ossuta, amante dei libri, lettrice di così tanti romanzi del diciannovesimo secolo già prima dei quindici anni da diventare boriosa, affetta dalla Sindrome della Ragazza Saputella, portatrice di opinioni e buoni voti, studentessa dell’inglese puro, matricola del Trinity College di Dublino. La figlia del poeta.

Questa la descrizione che la protagonista del romanzo fornisce di se stessa rivolgendosi al lettore. Una descrizione minuziosa, precisa ed ironica.

Ruth è una ragazza raffinata e colta. Nonostante lei voglia dare al lettore un’impressione di sé fredda e severa, il suo carattere sensibile ed appassionato emerge prepotentemente dalle pagine del libro.

Ruth fa dell’ironia la sua arma migliore per affrontare le difficoltà della vita, per non soccombere a quella terribile malattia da cui è affetta e che la costringe a letto, malattia della quale anche gli specialisti ignorano le cause e soprattutto brancolano nel buio in merito ad una possibile cura.

La mia storia al College: sono andata, sono svenuta e sono tornata a casa. Poi l’andirivieni: casa, ospedale, casa. Ho Qualcosa che Non Va. Qualcosa Di Strano. Non Si Capisce Cosa. Tutto A Posto a parte I Collassi.

Ruth, inglese da parte di padre e irlandese da parte di madre, decide così di scrivere la storia della propria vita, storia che è allo stesso tempo anche quella della sua famiglia e della terra in cui vive, l’Irlanda.

La madre di Ruth, Mary MacCarroll, è una donna forte e solida.

Le donne sono così, affrontano le acque tempestose come vecchie navi, patiscono, scricchiolano, la chiglia bucata, il ponte spazzato dalle onde, ma riescono sempre a gettare l’ancora nella normalità.

Mary ha sostenuto il peso della famiglia nelle avversità, ha lottato accanto al marito cercando di salvarlo da sé stesso, ha dovuto rielaborare in fretta la perdita di un figlio, Aeney, il gemello di Ruth, e ora deve continuare a lottare da sola per salvare la vita di sua figlia.

Il padre di Ruth, Virgil Swain, era invece un sognatore, un poeta.

Mio padre portava su di sé il fardello di un’ambizione smisurata: avrebbe voluto che tutte le cose fossero migliori di com’erano, partendo da lui stesso e arrivando al mondo intero. Forse perché era un poeta. Forse ogni poeta è condannato all’insoddisfazione.

Virgil ha lasciato in eredità alla figlia tutti i suoi libri e ore lei nella sua stanzetta nel sottotetto ha deciso di leggerli tutti, tutti i 3958 volumi, perché è sicura che lì riuscirà a ritrovare suo padre.

Bellissima e suggestiva la descrizione della stanza della protagonista traboccante di libri:

Guarda le pile disposte in modo irregolare, quelle dietro che incombono su quelle davanti, tanto che sembra di essere in un mare di carta con le onde che avanzano verso il letto barca.

“Storia della pioggia” incanta fin dalla prima riga. Il suo incipit incisivo e poetico attrae fortemente il lettore spingendolo a proseguire immediatamente la lettura e rendendolo smanioso di addentrarsi quanto prima nella trama del romanzo.

Ruth racconta della sua vita, dei suoi genitori, dei suoi compaesani, dei suoi nonni e lo fa senza seguire un senso cronologico.
Salta spesso da un argomento all’altro, apre parentesi, talvolta si concede tempo per lunghe descrizioni ed altre volte invece accelera terribilmente il ritmo della narrazione.
Nonostante sia un po’ difficile seguire il filo dei suoi pensieri e dei suoi racconti però va detto che il cerchio si chiude sempre ed il lettore ritrova sempre la strada maestra.

Ruth è una lettrice formidabile oltre a possedere una straordinaria capacità di ricordare cose sugli autori e sulle loro opere che noi comuni lettori spesso abbiamo dimenticato.

Rileggiamo così attraverso la protagonista di “Storia della pioggia” i classici e non solo: Shakespeare, Jane Austen, le sorelle Bronte ecc. oltre ad i suoi autori preferiti Charles Dickens e Robert Louis Stevenson.

I richiami ad autori e poeti a volte sono espliciti, altre volte invece Niall Williams rende il gioco con il lettore più sottile invitandolo a leggere tra le righe.

Due esempi su tutti.

Ogni famiglia funziona a modo suo, in base a regole inventate quotidianamente.

Come non richiamare alla mente l’incipit di Anna Karenina, celebre romanzo di Tolstoj, che recitava:

Tutte le famiglie felici si assomigliano tra loro; ogni famiglia infelice è infelice a suo modo.

E di nuovo come non vedere nel padre di Ruth, in quella sua impossibilità di essere felice in quanto poeta, in quella sua Teoria del livello Impossibile, in quel non riuscire mai a scrivere il verso perfetto, nell’essere sempre work-in-progress, come non vedere un richiamo alla poetica di John Keats?

“Storia della pioggia” è un libro forte, potente e a tratti, se vogliamo, anche onirico; un libro incantevole e sofisticato destinato a lasciare il segno nel lettore.

E’ un romanzo che può considerarsi un inno alla letteratura e al piacere di leggere, un inno alla poesia.

Un romanzo forse di non facilissima e scorrevole lettura, ma che è in grado di regalare al lettore attento grandi soddisfazioni e perle di saggezza.

Tutti raccontiamo storie. Le raccontiamo per passare il tempo, per dimenticare il mondo o capirlo meglio. Raccontiamo storie per scacciare il male di vivere.






6 commenti:

  1. molto intrigante questo libro; o sei forse tu che sai renderli attraenti i libri che ami?

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    1. Il libro è davvero intrigante e particolare nonostante sia una lettura un po' impegnativa.

      Grazie per il complimento :-)

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  2. Che meraviglia, bellissima recensione! :) L'ambientazione del libro sembra davvero fantastica, e il legame con John Keats...irresistibile! Ma non pesa troppo sull'aspetto della malattia, vero?

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    1. La storia è un po' malinconica. La malattia indubbiamente influisce sul racconto, ma altrettanto influiscono lo scorrere del fiume e il clima umido e uggioso. La forza di volontà della protagonista e il suo carattere forte diciamo che però bilanciano il tutto.

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  3. Ciao, questo libro è presente nella mia wish list da un po', ma nonostante le varie recensioni lette sul web non mi sono ancora decisa ad acquistarlo. Sino ad ora perlomeno!
    Un esame critico ben delineato, complimenti!
    Buona giornata e grazie!

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    1. Grazie mille! ^^
      Fammi sapere quando lo avrai letto...

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