domenica 25 giugno 2017

“La musica in testa” di Giovanni Allevi

LA MUSICA IN TESTA
di Giovanni Allevi
RIZZOLI
Mi sono imbattuta in questo volume per caso in un giorno d’estate. Mentre passeggiavo sul lungomare con un’amica ho scorto una bancarella che vendeva libri e come potevo resistere? Mi sono avvicinata e tra tanti volumi ecco “La musica in testa” di Giovanni Allevi.
Sulla copertina una frase tratta dal libro Non bisogna mai avere paura di rompere le regole, se è il nostro cuore a chiederlo”.
Credo sia stato amore a prima vista anche se allora forse non lo sapevo ancora.

Il libro si è rivelato essere non una semplice autobiografia ma un vero e proprio atto d’amore di Giovanni Allevi verso quella che lui definisce la Strega capricciosa che ha monopolizzato la sua vita, Lei con la “L” maiuscola: la Musica.

L’autore come musicista non ha bisogno di presentazioni.
Giovanni Allevi è uno dei maggiori artisti del panorama internazionale: compositore, direttore d’orchestra e pianista. Ha inciso diversi album di proprie composizioni originali. I suoi dischi hanno venduto numerosissime copie nel mondo e i suoi concerti registrano il tutto esaurito da New York a Pechino.

Ma non è stato facile raggiungere il successo. Da quel primo concerto a Napoli eseguito davanti ad un pubblico di appena cinque persone alle esibizioni davanti a platee immense, la strada è stata lunga e difficile.
È proprio di questo faticoso percorso fatto di sacrifici, rinunce, forza di volontà, passione, dedizione che egli parla in questo bellissimo libro.

Giovanni Allevi si racconta in prima persona ma soprattutto racconta il suo amore per la musica. Lo fa in modo semplice e diretto, in un modo che arriva dritto al cuore del lettore.
La sensibilità e l’intensità che ritroviamo in queste pagine sono le stesse che contraddistinguono la sua musica.

Il racconto non si sviluppa necessariamente seguendo un rigido ordine cronologico, ma sembra piuttosto assecondare il flusso dei ricordi dell’autore.
Così leggiamo di quel primo concerto a Napoli in un’atmosfera surreale e subito dopo scorrono sotto i nostri occhi le immagini del bimbo di cinque anni che, lasciato solo a casa, trova il coraggio di trasgredire all’ordine paterno e si avvicina per la prima volta al pianoforte.
Nel corso dei mesi e degli anni quella tastiera lo accompagnerà nei suoi solitari pomeriggi e proprio su quella tastiera, di nascosto dai genitori, imparerà a suonare, da autodidatta, ascoltando le note e lasciandosi attraversare da esse; seduto con le gambe incrociate trascorrerà le giornate ad ascoltare i dischi e a immagazzinare musica, fino al giorno in cui deciderà, durante uno spettacolo scolastico in quinta elementare, di rivelare il suo grande segreto. Inizierà proprio in quel momento il suo percorso con un’insegnante in una scuola di musica.

Allevi ci racconta gli anni del conservatorio, dei suoi giorni bui e di quelli felici, del suo sogno americano e del suo primo viaggio a New York alla ricerca di un ingaggio, di quella volta in cui per riuscire ad avvicinare il maestro Muti accettò di improvvisarsi cameriere per una notte all’evento mondano dell’anno, della paura di suonare, delle sue lezioni come supplente di musica…

“La musica in testa” è un libro che intreccia vita e filosofia. Giovanni Allevi è una persona timida e introversa eppure è riuscito a superare ogni ostacolo, ogni difficoltà in nome della smisurata passione che nutre per la musica.
Lui, il ragazzino che non invitavano alle feste, il giovane che si sentiva estraneo ai suoi coetanei perché aveva il cuore immerso in un mondo che a loro non interessava, ha trovato il coraggio di superare i propri limiti e le proprie insicurezze per seguire la sua Strega capricciosa.

In un passo del libro Allevi scrive “Leopardi fa tenerezza. È il simbolo di tutti i timidi del mondo, dei solitari, di chi con l’arte ha sperato di superarsi. E c’è riuscito.”
Ecco, dinnanzi a queste righe, il lettore non può che estendere questa definizione anche all’autore di questo volume.
Una persona che nonostante il riscontro planetario di un grande successo riesce ancora ad emozionarsi, a stupirsi e continua a entrare in punta di piedi nell’anima delle persone, sorpreso da tanto calore del suo pubblico.

Potrei parlarvi per ore di “La musica in testa” ma vorrei davvero che lo leggeste e che scopriste da soli la bellezza, la semplicità e la delicatezza di questo meraviglioso libro.

I passi significativi da sottolineare in questo scritto sono davvero tanti, tantissimi; ho scelto di riportare questo perché credo che sia quello che più di ogni altro possa trovare riscontro nella quotidianità di ciascuno di noi:

Molte volte mi è stato detto: “Ma chi te lo fa fare?”. Imbarcarmi in un sogno più grande di me, sfidare le mie paure, espormi e affrontare il giudizio altrui. Le persone spesso ti scoraggiano per un eccesso di protezione, o peggio ancora perché riversano su di te le proprie paure e insicurezze.

E con l’augurio che ognuno di voi non smetta mai di credere nei propri sogni e nelle proprie capacità, vi saluto lasciandovi il link della pagina ufficiale di Giovanni Allevi:


Buona lettura e… buon ascolto!




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