martedì 2 ottobre 2018

“Donne che comprano fiori” di Vanessa Montfort


DONNE CHE COMPRANO FIORI
di Vanessa Montfort
FELTRINELLI
Nel quartiere più bohémiene di Madrid c’è una piccola oasi verde al centro della quale si trova un olivo secolare. Quest’angolo magico è il negozio di Olivia: il Giardino dell’Angelo.

Il piccolo regno fiorito di Olivia è anche il luogo dove cinque donne molto differenti tra loro si ritrovano per comprare fiori.
Ognuna lo fa per un motivo diverso: Victoria li compra per il suo amante segreto, Casandra per ostentarli in ufficio, Gala per il suo showroom, Aurora per dipingerli e infine Marina in ricordo di una persona che non c’è più.

Marina, io narrante del romanzo, si è appena trasferita nel quartiere, ha da poco perso il marito e sta ancora cercando di elaborare il lutto che l’ha recentemente colpita.
Affascinata dal Giardino dell’Angelo, una sera decide di entrarvi ed Olivia le offre un posto come commessa.
Marina non sa nulla di fiori, ma incalzata dalla proprietaria, si ritrova ad accettare il lavoro senza neppure accorgersene.

Olivia è una donna particolare e misteriosa, persino la sua età non è definibile, potrebbe avere sessanta come settant’anni.
Olivia sembra catalogare le persone allo stesso modo con cui cataloga i fiori, le osserva e le studia con affetto e occhio critico; sembra quasi che la sua missione sia aiutare le donne a ritrovare se stesse, a capire chi siano veramente, ma soprattutto cosa desiderino davvero dalla loro vita prima che sia troppo tardi per farlo.
Nessuno conosce la storia di Olivia, ma il lettore intuisce sin dalle prime pagine che la sua vita, per quanto molto vivace e creativa, non deve essere stata una vita semplice e che nel corso di essa ella debba essersi trovata a dover compiere delle scelte molto difficili.
L’impressione è che Olivia voglia aiutare le altre donne a non commettere gli stessi suoi errori, per questo le incita e le sprona a non avere paura ricordando loro che la vita sporca, ma non deturpa e che vivere è un compito urgente, ed è già tardi.

Marina, Victoria, Aurora, Gala e Casandra sono più o meno coetanee, cinque quarantenni molto diverse tra loro, ognuna alle prese con problematiche diverse, ma tutte ad un punto della loro vita in cui devono scegliere se accettare passivamente quello che sono diventate oppure trovare il coraggio di riscrivere se stesse.

Queste cinque donne hanno avuto l’opportunità di conoscersi grazie ad Olivia, ma l’amicizia che è sorta, lo spirito di gruppo che sono riuscite a sviluppare, la solidarietà femminile che le unisce è qualcosa che è nato grazie alla loro forza, al loro coraggio e alla loro voglia di riscatto.

Marina trova il coraggio di compiere un viaggio in barca a vela da sola grazie alle parole di Olivia, ma anche perché desidera a sua volta spronare, con il suo esempio, Aurora a mettersi in gioco come artista.
Ognuna di loro trae forza e ispirazione dall’altra, insieme possono trovare finalmente il coraggio di diventare indipendenti, anche se non è per nulla facile rinunciare ad una piccola felicità per cercare la felicità completa.

Ognuna delle protagoniste deve affrontare i propri fantasmi per riuscire a scrollarsi di dosso anni e anni di condizionamenti psicologici, vincoli e restrizioni imposti dall’educazione ricevuta in famiglia, limitazioni e regole imposte dalla società.
È necessario per loro fare chiarezza su cosa sia la “stabilità” o come debba interpretarsi il concetto di “dare priorità”; soffermarsi su quali differenze intercorrano tra alcune parole così simili eppure così diverse tra loro come “indipendenza”, “libertà” e “solitudine”.

Aurora, “la bella sofferente” come l’ha definita Olivia, dovrà smettere di boicottare la propria vita; dovrà trovare il coraggio di mettere se stessa al centro dei propri pensieri invece di continuare a donarsi completamente agli altri, dovrà accettare il fatto che alleviare le sofferenze altrui non potrà mai attenuare le sue angosce.

Gala dovrà lasciarsi il passato alle spalle e ritrovare fiducia negli uomini; Casandra dovrà chiudere la sua storia malata e trovare il coraggio di seguire le sue inclinazioni; Victoria dovrà accettare il fatto di avere dei limiti, prendere coscienza che essere felice è un suo diritto e che sarebbe una follia rinunciare a vivere accanto all’uomo che ama per puro senso del dovere nei confronti del compagno e dei figli.

Marina, come Aurora, ha sempre trovato la propria felicità in quella altrui, non ha mai saputo cercare la propria felicità né le è mai interessato farlo; non ha mai saputo essere libera né è mai stata in grado di fare qualcosa solo per se stessa.
Marina come una crisalide si trasformerà in farfalla grazie ai consigli di Olivia e all’amicizia delle altre donne, ma soprattutto grazie alla sua forza di volontà e al coraggio di riuscire a guardarsi finalmente dentro.
Imparerà ad accettare il fallimento, perché il fallimento non esiste. Esiste solo la fine delle cose, quelle belle e quelle brutte, come l’amore e la sofferenza.
L’unico vero fallimento è l’inerzia di fare continuare ciò che in realtà è ormai già finito.

L’atmosfera misteriosa e rarefatta all’inizio del volume, quando Vanessa Montort descrive il Giardino dell’Angelo, ricorda la magia di alcune pagine di Carlos Ruiz Zafón tanto che Olivia sembra sulle prime essere quasi un personaggio “angelico”.

Quell’impressione dura solo un attimo perché la narrazione entra immediatamente nel vivo ed il romanzo si rivela una storia quanto mai reale e moderna, le cui protagoniste sono donne vere nelle quali ogni lettrice riesce a trovare una corrispondenza fin da subito.
È innegabile che l’empatia che si crea con i personaggi di questo romanzo è immeditata e fortissima.

“Donne che comprano fiori” è uno di quei romanzi che il lettore non vede l’ora di finire per conoscere l’epilogo della storia, ma allo stesso tempo ha paura di arrivare all’ultima pagina perché è ben consapevole che quei personaggi gli mancheranno terribilmente.

Il libro di Vanessa Montfort è un romanzo che ci aiuta a comprendere meglio noi stesse; una lettura in grado di spronarci a credere nelle nostre capacità; un invito a non commettere l’imperdonabile errore di ignorare i nostri sentimenti e i nostri desideri.

“Donne che comprano fiori” è un romanzo intenso e appassionante, un viaggio nell’universo femminile contemporaneo assolutamente da leggere.



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