domenica 10 febbraio 2019

“Lascia andare!” di Marina Panatero e Tea Pecunia


LASCIA ANDARE!
di Marina Panatero e Tea Pecunia
FABBRI EDITORI
Il libro è un manuale che si prefigge come scopo quello di aiutare tutti noi a superare più o meno indenni le sfide quotidiane.

Spesso infatti, secondo le autrici del libro, non sono tanto i periodi di effettiva crisi la vera difficoltà quanto il dover affrontare ogni giorno momenti di stress che ci logorano piano  piano fino a quando giunge la classica goccia che fa traboccare il vaso.

Il manuale è diviso in due parti ed in fondo al libro ci sono tre appendici: una dedicata alle tecniche quotidiane da mettere in atto per vivere con consapevolezza, una dedicata alle cosiddette strategie di sopravvivenza e l’ultima, più specifica, dedicata alla tecnica della meditazione più semplice. 

Nella prima parte del libro Marina e Tea ci aiutano a prendere coscienza di quanto lo stress quotidiano influisca negativamente sulla qualità delle nostre vite e ci conducono, attraverso la meditazione, in un percorso che potrebbe riassumersi in tre fasi: porre attenzione a come stiamo davvero,  accettare ciò che la vita ci impone ed, infine, essere grati per tutto ciò che di buono c’è nella nostra quotidianità che possa trattarsi anche solo del profumo del caffè al mattino, della bellezza di un fiore o dell’azzurro di un cielo terso.

Nella seconda parte del volume invece, che le autrici definiscono simpaticamente adatta agli audaci  e per chi anela a spingersi oltre, si parla della scelta di affidarsi alla vita e di trovare la capacità di perdonare, non perché sia eticamente la cosa giusta da fare, ma più semplicemente perché serbare rancore fa male principalmente a noi stessi.

L’occorrente per la meditazione è davvero esiguo: una sedia comoda che permetta di tenere i piedi ben poggiati a terra (o in alternativa uno zafu cioè un cuscino da meditazione oppure uno sgabello da meditazione), il desiderio di farlo e rifarlo ed un luogo dove non si verrà disturbati per alcuni minuti.

Il momento giusto? Qualunque momento della giornata in cui si possa rimanere soli ed indisturbati, preferibilmente il mattino, ma non è essenziale.

Questo libro si propone come un percorso di crescita ed arricchimento personale, un aiuto per cercare di farci scivolare addosso parole ed azioni fastidiose che ogni giorno ci aggrediscono e ci affliggono.

Riuscire a lasciare andare non significa assolutamente diventare menefreghisti nei confronti della vita e del prossimo, ma semplicemente accettare che alcune cose non possono essere cambiate e per questo evitare di rimanere aggrappati a situazioni ed abitudini nocive.

Accettare quello che la vita ci mette innanzi non vuol dire scegliere la rassegnazione, ma piuttosto deve essere inteso come una presa di coscienza della situazione, è di fatto un accettare che una certa situazione esiste.

Così come il passo successivo, quello di affidarsi alla vita, non deve intendersi come un lasciarsi vivere, ma piuttosto un cercare di pensare al meglio invece che al peggio perché la vita, lo sappiamo, ci sorprende sempre nel bene e nel male: il caso e la sfortuna non esistono.

Non è facile non farsi sommergere dagli imprevisti quotidiani e dal ritmo frenetico che ci viene imposto ogni giorno, ma secondo le autrici di questo manuale non è impossibile, grazie alla meditazione infatti si può imparare a lasciare andare.

Lasciare andare significa non cadere più vittima di coloro che ci criticano, tirando fuori la classica frase, “lo dico per te, per il tuo bene”; nessuna critica è costruttiva, le critiche sono critiche e fanno male, così come è pericoloso frequentare persone negative che non fanno altro che lamentarsi.

Il giudizio degli altri non deve riguardarci, dobbiamo accettare con gioia la nostra diversità e soprattutto dobbiamo smettere di colpevolizzarci per qualunque cosa.

Sinceramente da maniaca del controllo quale sono non so dirvi se la meditazione sia effettivamente una soluzione, posso dirvi che ci sto provando e non è per nulla semplice.

Non parlo solo delle difficoltà del vedersi immersi in una luce bianca o di focalizzarsi più semplicemente, semplicemente si fa per dire, sulla respirazione, ma della difficoltà in generale di riuscire a spegnere i nostri pensieri anche solo per un minuto nel tentativo di dare voce al nostro io più profondo.

Posso confermarvi che non si ha proprio idea di quanto numerosi siano i pensieri che attraversano la nostra mente fino a quando non ci si cimenta, anche solo maldestramente come me, nella meditazione!

Una scrittura veloce e scorrevole unita alla scelta di un tono colloquiale, ironico e informale, fanno sì che questo testo risulti un manuale in grado di incuriosire ed avvicinare all’argomento anche persone che, come la sottoscritta, mai avrebbero pensato di poter provare interesse per la meditazione.

Al di là del fatto che crediate o meno nel potere “salvifico” della meditazione, “Lascia andare!” è di fatto una lettura interessante e stimolante.

Ricordandovi che non esiste un solo tipo di meditazione, ma svariati (buddhista, cattolica, sufi, laica, statica o in movimento) e che ognuno deve trovare quello più adatto, non mi resta che augurare buon viaggio a chi di voi deciderà di incamminarsi verso quello splendido luogo che potremmo affettuosamente definire il paese del “chissenefrega”.

Namasté.







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