domenica 3 febbraio 2019

“Rewind” di Sara Goria


REWIND
di Sara Goria
ELMI’S WORLD
Ambientato tra le montagne della Valle d’Aosta, Rewind racconta la storia di un raduno di harleysti provenienti da tutto il nord Italia.

Il libro si apre raccontando l’epilogo di una giornata vissuta in totale libertà all’insegna dello spirito di gruppo; una giornata in cui un’ottantina di persone, così diverse tra loro,  ma accomunate dalla stessa passione, riescono a trascorrere insieme ore liete e spensierate cercando di dimenticare i problemi che li assillano ogni giorno.

Un inizio/finale imprevisto ed imprevedibile quello di Rewid: Monica la compagna di Leonardo, uno degli organizzatori dell’evento, mentre passeggia di notte nel bosco per schiarirsi le idee dopo il diverbio avuto con Leo, viene raggiunta infatti da un colpo di pistola.

Monica non ha all’apparenza nemici e a spararle può essere stato chiunque; così il nastro della narrazione viene riavvolto e, come premendo il tasto rewind di vecchio videoregistratore, assistiamo allo scorrere delle immagini a ritroso per scoprire il colpevole di questo folle gesto.

I capitoli si susseguono raccontandoci i fatti avvenuti antecedentemente alla tragedia: un’ora prima, due ore prima, tre ore prima e così via fino ad arrivare a tredici ore prima dell’accaduto.

Pagina dopo pagina facciamo la conoscenza con i vari personaggi: Monica e Leonardo; Amelie, la figlia ansiosa e protettiva di Monica, ed il suo ragazzo Patrick; Lara, la zia di Monica, che a causa della malattia alterna momenti di lucidità a momenti di confusione; Ronny, il burbero poliziotto, che per i suoi modi bruschi risulta essere uno dei maggiori sospettati; Denise, la mangiatrice di uomini, sempre a caccia di avventure; la bella e sensuale Jolie; Pietro e la compagna Betta, l’amica del cuore di Monica.

Come avrete capito nonostante il romanzo sia molto breve la galleria dei personaggi è davvero lunghissima.
Ognuno di loro viene presentato dettagliatamente e la sua psicologia scandagliata minuziosamente per dare al lettore più informazioni possibili per permettergli di risolvere il caso.

Lo schema narrativo scelto dall’autrice, cioè quello di scrivere un romanzo raccontando la storia a ritroso, è una scelta alquanto insolita ed ammetto che se all’inizio sono rimasta piuttosto spiazzata da questa tecnica narrativa, alla fine devo dire che si è rivelata essere piuttosto efficace ai fini dell’economia del racconto.

In “Rewind” nulla è come sembra, molti personaggi nascondono un insospettato lato oscuro mentre altri vogliono semplicemente ingannare il prossimo facendogli credere di possederne uno.

Spesso dietro la maschera che un personaggio indossa si cela una persona fragile, che semplicemente per paura di mostrare le proprie debolezze, preferisce apparire insensibile e cinica.

Tanti personaggi, molti innocenti ed un solo colpevole, un schema tipico dei romanzi di Agatha Christie dove spesso alla fine il vero colpevole risulta essere sempre una persona insospettata, qualcuno che mai si sarebbe pensato potesse compiere un delitto.

Ma un delitto si compie per numerosi motivi: odio, vendetta, paura o semplicemente per difendere qualcuno che ci è caro.

Chi può sapere davvero fino a che punto ci si potrebbe spingere pressati dalla necessità di proteggere chi amiamo?

La rivelazione finale, scioccante ed inaspettata, arriva a bruciapelo come un colpo di pistola; come quel colpo di pistola che sorprende Monica nella notte in mezzo al bosco, così la rivelazione colpisce il lettore lasciandolo stupefatto e stordito a fissare attonito l’ultima pagina.
    
La storia ed i protagonisti del libro sono tutti di pura fantasia, ma Sara Goria ha tratto ispirazione per la descrizione dei personaggi dai suoi stessi amici che, al termine del libro, ci vengono presentati con tanto di fotografia e breve descrizione, un modo davvero simpatico e carino da parte dell’autrice per ringraziarli del loro aiuto e della loro presenza.




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