domenica 19 maggio 2019

“I Medici” di G. F. Young


I MEDICI
di G.F.Young
SALANI EDITORE
La storia della famiglia Medici ha un valore che va ben oltre quello prettamente storico poiché le vicende occorse ai suoi membri ci aiutano oggi ad acquisire molte informazioni sulla rinascita della cultura e dell’arte, sulla storia d’Europa, sulla nascita delle scienze e sulle grandi collezioni d’arte possedute da Firenze.

La dinastia medicea occupa quattro secoli della storia fiorentina e non solo, basti pensare che questa famiglia diede i natali a ben due papi (Leone X e Clemente VII) e a due regine di Francia (Caterina de’ Medici, moglie di Enrico II, e Maria de’ Medici moglie di Enrico IV).

Il volume di G. F. Young ci racconta la storia dei Medici attraverso i ritratti di tutti i suoi membri a partire dal loro capostipite Giovanni di Bicci (1360-1428) fino all’ultima rappresentante della famiglia Anna Maria Ludovica che si spense nell’anno 1743.

Il nome della principessa Anna Maria Ludovica è forse quello a noi meno noto; eppure, è proprio nei confronti di questa straordinaria donna che Firenze ha un immenso debito di riconoscenza poiché è solo grazie alla sua lungimiranza e al suo amore per Firenze se questa può ancora oggi vantare quel patrimonio artistico che la rende la città d’arte più visitata al mondo.

Giovanni di Bicci ebbe due figli: Cosimo e Lorenzo.                                                       
Al ramo di Cosimo appartenevano i Medici più famosi, quali appunto lo stesso Cosimo Pater Patriae, Piero il Gottoso, Lorenzo Il Magnifico e suo fratello Giuliano, Piero lo sfortunato.
Questo ramo del quale l’autore parla in una prima parte del volume si spense dopo la settima generazione e la successione passò al ramo di Lorenzo; è quindi alla storia dei protagonisti di questo ramo secondogenito che viene dedicata la seconda parte del libro.

George Frederick Young (1846–1919) appassionato cultore di arte e di storia, era un colonnello dell’esercito inglese che appartenne alla colonia degli anglo-fiorentini nei decenni a cavallo fra il XIX e il XX secolo.

Questo libro è in effetti un saggio piuttosto datato, fu scritto infatti nel 1909, ma nonostante questo risulta essere ancora ai giorni nostri una delle opere più complete sulla dinastia medicea.

Questo volume presenta i Medici sotto un aspetto un po’ diverso rispetto a tutta la storiografia precedente in quanto spesso, come sottolinea lo stesso autore, le partigianerie hanno distorto la visione degli storici coevi influenzando anche i posteri in tal senso.
Il risultato è sempre stato quello di una storia in cui i Medici venivano dipinti senza alcun difetto dai loro sostenitori oppure come uomini spietati e senza scrupoli da parte dei loro detrattori.

L’intento di Young era quello di attenersi il più possibile ai fatti, avvalendosi per quanto più possibile dei documenti presenti negli archi di Stato, al fine di poter finalmente fare luce sulla verità.

Ai primi del Novecento la bibliografia sul ramo primigenio della famiglia era piuttosto corposa, mentre per quanto riguardava il ramo secondogenito questa di Young fu forse la prima storia completa che fosse mai stata scritta.

Nel secolo scorso Firenze era una meta ideale per gli stranieri e tra questi gli inglesi più di ogni altro si lasciarono sedurre dalle bellezze artistiche della città toscana.
Questa storia dei Medici è uno dei frutti più significativi di quella passione sviluppatasi nei confronti di Firenze, delle sue bellezze e conseguentemente nei confronti di quella  dinastia che più di ogni altra segnò la sua storia.

Nella prefazione Young scriveva che la sua voleva essere una storia obiettiva ed imparziale; sinceramente sarei propensa ad includere l’autore più tra i sostenitori che tra i detrattori della famiglia Medici, ma forse perché condivido il suo pensiero non posso che essere affascinata dalla sua opera e dalle sue opinioni.

Con Francesco I (1541-1587) come scrive lo stesso Young la campana funebre della fortuna de’ Medici comincia a sonare.
A metà del Cinquecento il carattere dei componenti di questa famiglia comincia a peggiorare e i suoi membri perdono gradualmente parte della loro abilità: l’inarrestabile decadimento è ormai iniziato. 

Young ha una sensibilità particolare nel raccontare la parabola discendente della famiglia che non si può non apprezzare tanto più se si prova a fare un confronto con il racconto di Luca Scarlini nel suo “L’ultima regina di Firenze” (Bompiani, 2018) dove l’autore ha scelto di avvalersi invece di tono piuttosto irriverente per narrare gli stessi eventi.

“I Medici” non è assolutamente un freddo compendio di storia, ma un libro che riesce a fare rivivere lo splendore e il declino di una dinastia attraverso i secoli raccontandoci le vicende non solo dei membri della famiglia, ma anche quelle degli altri attori della storia, dei vari re, regine, sovrani, papi che interagirono con i Medici nel corso dei secoli.

Un altro grande merito di questo libro è quello di saper raccontare la storia di Firenze e della dinastia medicea attraverso un grande affresco corale che comprende anche il racconto della storia dell’arte, della letteratura e delle scienze; così insieme ai membri della famiglia Medici possiamo fare la conoscenza di artisti quali Donatello, Brunelleschi, Botticelli, scienziati come Galileo Galilei, uomini di lettere come Poliziano solo per citare alcuni nomi.    
                                                                                                                                      
“I Medici” di G. F. Young è un’opera magistrale nella quale rivivono quattro secoli di storia fiorentina, italiana ed europea, ma che allo stesso tempo sa appassionare il lettore come un romanzo.

Un libro che non può mancare assolutamente nelle vostre librerie.






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