domenica 16 giugno 2019

“Ninfa dormiente” di Ilaria Tuti


NINFA DORMIENTE
di Ilaria Tuti
LONGANESI
Ilaria Tuti, dopo il grande successo ottenuto con il suo romanzo d’esordio “Fiori sopra l’inferno”, in traduzione in più di 25 paesi, torna finalmente in libreria, per la gioia di noi lettori, con un nuovo appassionante romanzo.
                      
In “Ninfa dormiente” il commissario Teresa Battaglia ed il suo braccio destro Massimo Marini sono alle prese con un complicatissimo caso di omicidio, un vero e proprio cold case poiché l’efferato assassinio è stato compiuto nel lontano aprile del 1945.

Tutto nasce con il ritrovamento di una famosa opera di Alessio Andrian, La Ninfa dormiente, un disegno che ritrae una giovane donna dalla grazia singolare, un viso in grado di affascinare chiunque lo osservi.

Il disegno però nasconde un terribile segreto: l’opera è stata eseguita con una bacchetta di pietra nera ed una di ematite come era d’uso all’epoca della sua realizzazione, ma sul foglio vi è molto di più, vi sono tracce di sangue umano.
Il disegno è stato eseguito intingendo le dita nel cuore di qualcuno, verosimilmente nel cuore della donna raffigurata.

Il primo ad essere sospettato dell’omicidio è ovviamente l’artista  Alessio Andrian.

Andrian era all’epoca un partigiano della Brigata Garibaldi, la sua brigata era di stanza nel Carso e verso la fine della guerra si era spostata nel Canal del Ferro, vallata montana della provincia di Udine.

L’uomo però vive inchiodato ad una sedia a rotelle e non proferisce verbo da quell’aprile del 1945 quando fu ritrovato che vagava febbricitante in un bosco nei pressi del paesino di Bovec.
Egli non ha nessuna patologia che giustifichi il suo stato, resta quindi un mistero perché un giovane uomo abbia deciso di votare la sua vita all’immobilità ed al silenzio.

Le indagini condurranno il commissario Battaglia nei boschi della Resia e nei paesini di questa valle i cui abitanti si adoperano ostinatamente ed instancabilmente ogni giorno nel tentativo di mantenere vive le loro tradizioni e difendere le loro origini.

Trattandosi di un thriller non posso ovviamente dilungarmi ulteriormente nell’esporvi la trama del romanzo con il rischio di anticiparvi qualche colpo di scena che vi rovinerebbe il piacere della lettura.

Posso però assicurarvi che questo secondo romanzo di Ilaria Tuti non vi deluderà assolutamente.

“Ninfa dormiente” è una storia carica di suspense e colpi di scena che trascina il lettore fin dalle prime pagine, una storia che si fa leggere tutta d’un fiato.

La scrittura è scorrevole e la trama affascinate ed intrigante; coinvolgente ed appassionante in modo particolare è poi l’alone di mistero che aleggia per tuta la durata del racconto strizzando l'occhio al mondo soprannaturale.

Da non sottovalutare il piacere nel ritrovare una vecchia conoscenza come quella di Teresa Battaglia; il commissario è uno di quei personaggi letterari in grado di coinvolgere emotivamente il lettore e renderlo partecipe delle sue vicende stabilendo con lui una forte connessione.

La Battaglia è sempre la donna forte, combattiva ed empatica conosciuta nel primo romanzo, forse un po’ più provata a causa dell'avanzare della malattia, ma lei non è intenzionata a mollare e si aggrappa alla sua memoria di carta per restare a galla.

Teresa Battaglia è più che mai decisa a scoprire una volta per tutte anche che cosa tormenti il giovane Massimo Marini.

L’equilibrio del loro rapporto fatto di continui battibecchi, frasi non dette e misteri è destinato in questo secondo romanzo a mutare notevolmente, ma quanto ed in che modo lascio a voi la possibilità di scoprirlo.

Personalmente posso dirvi che Massimo Marini è un personaggio a me molto caro quasi quanto quello della Battaglia e non vi nego che la lettura di questo secondo episodio sia riuscito ad accrescere ulteriormente la mia simpatia nei suoi confronti.

In “Ninfa dormiente” incontriamo anche nuovi personaggi che, con ogni probabilità, ci accompagneranno anche nei prossimi episodi, come Albert Lona, vecchia conoscenza del commissario, una creatura brutale che si mimetizzava con abiti eleganti e modi raffinati e come Blanca con il suo amico a quattro zampe Smoky, non un semplice cane, ma un cane HRD (Human Remains Detection).

Blanca e Smoky in verità sono reali e nella vita di tutti i giorni si chiamano Cristina e Ice come Ilaria Tuti stessa riporta nelle sue note poste al termine del volume.

Appassionante e coinvolgente “Ninfa dormiente” è un romanzo assolutamente da leggere perché, che siate amanti del genere o meno, il personaggio di Teresa Battaglia è un personaggio al quale non potrete non affezionarvi ed appassionarvi.






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