lunedì 14 giugno 2021

“Misteri ed enigmi nell’archeologia e nell’arte” di Claudio Saporetti

Un’opera d’arte può essere più misteriosa di un thriller? Se l’investigatore che conduce le indagini è l’assirologo Claudio Saporetti, classe 1938, la risposta alla domanda della quarta di copertina non può essere che affermativa.

Il libro è una raccolta di sessanta articoli più o meno brevi, alcuni inediti e altri già pubblicati su riviste nel corso degli anni.

Gli argomenti trattati sono i più disparati e spaziano dall’arte moderna come con Giuditta I, opera di Gustav Klimt, fino all’arte rupestre. Anche la collocazione delle opere è molto ampia: Italia ed Europa, Medio Oriente, Africa e Sud America solo per accennare ad alcuni dei luoghi. 

Ovviamente non è possibile entrare nel particolare di tutte le opere e le tematiche affrontate dal libro, ma si può dire che ogni tematica, per quanto specifica, non è mai fine a se stessa.

Ogni analisi, ogni indagine spinge infatti il lettore ad interrogarsi su altre opere presenti o meno nel libro e stimola la sua voglia di ricerca e comprensione di elementi comuni tra esse. Proprio in questa prospettiva viene affrontato uno dei temi principali del volume ossia l’analisi della simbologia nelle opere d’arte.

Ovviamente non tutti i saggi possono interessare il lettore allo stesso modo, ognuno troverà argomenti che più lo coinvolgono. Io, ad esempio, ho apprezzato particolarmente le pagine dedicate alla costruzione delle cattedrali, all’arte di Benedetto Antelami, al confronto tra simbologia canonica tipica della pittura e quella invece tipica delle maestranze scultoree.

Saporetti ci mette in guardia dal prendere per buone tutte le interpretazioni che gli storici dell’arte ci hanno proposto e ci propongono perché spesso nel corso degli anni queste si sono rivelate fallaci alla luce di nuove scoperte. È importante quindi mantenere sempre la mente aperta e un atteggiamento critico nei confronti dell’opera.

Spesso è l’autore stesso a confutare in queste pagine una tesi di un collega lasciando però sempre aperto uno spiraglio per nuove interpretazioni.

Non è raro il caso in cui autorevoli professori e ricercatori abbiano elaborato teorie molto fantasiose per descrivere ad esempio quadri o per spiegare la funzione di alcuni particolari oggetti. Se ci pensiamo è la stessa cosa che accade quando si cerca di interpretare un testo letterario o una poesia leggendo tra le righe o tra i versi qualcosa che in realtà l’autore non aveva mai neppure lontanamente pensato.

Il libro edito da La Lepre Edizioni è una pubblicazione se vogliamo coraggiosa, una storia dell’arte e dell’archeologia sui generis raccontata con passione e anche con un pizzico di ironia sotto forma di indagine investigativa.

Va detto che a volte si fa un po’ fatica a seguire il testo mancando una completa documentazione fotografica di quanto descritto negli articoli, ma questo è abbastanza comprensibile poiché il volume non è, e non ha nessuna pretesa si essere, un libro d’arte illustrato.

Leggendo queste pagine si può avere a volte l’impressione che interpretare simboli, significati e iconografie sia una cosa semplice, invece non c’è nulla di più difficile e fuorviante. Questo volume ci aiuta a identificare molte soluzioni, ma apre anche tanti interrogativi a cui non vi è una soluzione immediata e chissà mai se si troverà.

Un libro da tenere a portata di mano, una guida da consultare e rileggere ogni qualvolta si è assaliti da un dubbio interpretativo o magari anche da una semplice curiosità. 




2 commenti:

  1. E ritorniamo a La lepre edizioni.

    Questo sembra molto interessante e ricco di spunti, considerati i sessanta articoli.

    Personalmente sono più attratta dalla storia, storia dell'arte e dall'archeologia antiche e medievali, ma sono aperta anche alle indagini su opere più moderne.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, questa casa editrice mi dà sempre spunti di lettura molto interessanti e mi piace molto anche la veste grafica delle sue pubblicazioni.

      Questo libro è molto particolare. Non è facilissimo da seguire non conoscendo tutte le opere ma l'idea dell'indagine in stile poliziesco è molto intrigante.
      Mi aspettavo un libro che partisse dal generale (simboli) per indagare il particolare (riferimenti nelle opere) e invece a sorpresa il processo di indagine è inverso.

      Elimina