lunedì 18 ottobre 2021

“La ragazza delle camelie” di Julie Kavanagh

Alphonsine Plessis, conosciuta con il nome di Marie Duplessis, fu la giovane cortigiana più ammirata della Francia di metà Ottocento.

Nacque in Normandia nel 1824 da Marie, una donna di modeste origini ma dai modi aristocratici, e da Marin Plessis, un venditore ambulante molto attraente ma anche squattrinato e violento.

Alphonsine e la sorella Delphine, abbandonate dalla madre che morì poco dopo, vennero allevate separatamente da alcuni parenti. Alphonsine, appena dodicenne, venne però rimandata a casa dal padre e Marin non si fece scrupolo di sfruttarne la bellezza nel più abietto dei modi.

Qualche tempo dopo la ragazza giunse a Parigi forse fuggita da un gruppo di zingari a cui era stata venduta dal padre o forse accompagnata dallo stesso Marin.

Dopo un primo periodo da grisette ossia da sartina di facili costumi, una di quelle ragazze che frequentavano gli studenti squattrinati e bohémienn, Alphonsine venne notata da ammiratori di alto lignaggio e facoltosi in grado di farle fare il salto da grisette a lorette.


Da lorette, Alphonsine non dovette più concedersi per poco ma, messole a disposizione un appartamento tutto per sé, poté finalmente iniziare a vivere nel lusso.

Conti, marchesi, duchi, uomini potenti e artisti di fama come Alexandre Dumas figlio e Franz Liszt fecero a gara per contendersi le grazie di Marie Duplessis che grazie a loro riuscì ad avere un accesso privilegiato a quel mondo ricco di stimoli culturali precluso alle donne oneste della buona società.


Marie Duplessis era un’autodidatta, un’avida lettrice e una regolare frequentatrice di teatro determinata a sfruttare ogni possibilità che le venisse concessa per approfittare della vivace cultura parigina dell’epoca. 


Julie Kavanagh ci restituisce la storia di uno dei personaggi di metà Ottocento più celebrati dalla letteratura e non solo.

Quando nel 1847 Marie Duplessis morì di tisi ad appena 23 anni, la sua scomparsa venne considerata un evento di portata nazionale tanto che i giornali non scrissero d’altro per giorni e persino Charles Dickens all’epoca a Parigi fu sorpreso e divertito dal clamore suscitato dalla scomparsa di una gloria del demi-monde.


Marie Duplessis è la protagonista romanzata del celebre romanzo di Alexandre Dumas figlio, La signora delle Camelie. 

Marguerite Gautier è la trasposizione romantica di Marie mentre Armand Duval raccoglie in sé le caratteristiche di diversi amanti della bella cortigiana tra cui anche lo stesso Dumas.


Altra celebre opera incentrata sulla Signora delle Camelie è senza dubbio La Traviata di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piave, dove Marguerite/Marie assume il nome Violetta e Armand quello di Alfredo.


Ma la storia è piena di echi di questa romantica e struggente storia d’amore e non ultimo possiamo ricordare il celebre film del 2001 Moulin Rouge! dove Nicole Kidman interpreta il personaggio di Satin/Marie mentre a Ewan McGregor spetta il ruolo di Christian, l’innamorato.


Fonte principale del saggio di Jiulie Kavanagh è il libro “La Verite Sur La Dame Aux Camelias (Marie Duplessis),” di Vienne Romain, amico d’infanzia di Aplhonsine, il quale pur innamorato di lei per tutta la vita non ne diventò mai l’amante. L’autrice ha però scavato a fondo negli archivi e ha consultato molti altri testi, vasta infatti è la bibliografia riportata, per restituirci l’immagine quanto più veritiera possibile di quella ragazza che ancora oggi riesce ad affascinare l’immaginario collettivo per il suo fascino e la sua gioia di vivere tanto che a Gacé, in Normandia, si trova un museo a lei dedicato, il Museé de la Dame aux camélias.

Il ritratto di Marie Duplessis è molto diverso da quello dell’eroina romantica che musica e letteratura ci hanno voluto restituire, ma non per questo meno affascinante.

Marie Duplessis sarebbe forse stata in grado di un gesto d’amore clamoroso come quello di Marguerite/Violetta, ma mai sarebbe stata capace di rinunciare, e infatti quando ne ebbe la possibilità non lo fece, al fervore della vita parigina, al lusso, alle feste e ai piaceri edonistici.

Marìe Duplessis era una donna caparbia, volitiva, pratica e manipolatrice che seppe imporsi e incantare il bel mondo con il suo fascino, la sua eleganza e la sua cultura.

Forse conoscere la vera storia di Marie Duplessis potrebbe ridimensionare in parte il mito della Signora delle camelie, ma contribuisce senza dubbio a crearne uno nuovo, quello della bella, seducente e carismatica Ragazza delle camelie.




2 commenti:

  1. Franz Liszt? Di solito avveniva il contrario: erano le donne a correre dietro a lui.

    Leggere il tuo post mi ha fatto venire in mente un datato adattamento de La signora delle camelie, quello del 2005, con Francesca Neri e Sergio Muñiz. Lo hai mai visto? Ti ricordi di Sergio Muñiz?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il libro dice Franz Liszt avrebbe avuto in programma di fermarsi solo una settimana a Parigi a quel tempo, ma conosciuta lei si fermò un mese. Lei poi avrebbe voluto partire con lui, ma Liszt non se la sentì, trovo una scusa e le promise che l'anno successivo avrebbero fatto un viaggio insieme a Costantinopoli. Il viaggio non fu mai fatto.

      Non ho mai visto l'adattamento del 2005. Certo che mi ricordo di Sergio Muñiz! Devo recuperare quell'adattamento :-)

      Elimina