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sabato 14 aprile 2018

“Mater Luna” di Victoria Francés


MATER LUNA
di Victoria Francés
RIZZOLI LIZARD

Melissa Moonbeams è l’ultima discendente di una stirpe di donne sapienti, custodi di un’arte arcana, ormai in aperto contrasto con il nuovo dogma del puritanesimo.

Melissa è in travaglio e qualcosa sembra non andare per il verso giusto; avrebbe bisogno di aiuto, ma nessuna donna del villaggio vuole soccorrerla perché da tutti ritenuta una strega.

Quando una falsa levatrice si presenta alla porta, il marito di Melissa, ormai stremato e incapace di agire come la gravità della situazione richiederebbe, la lascia entrare.

La donna, dopo aver ammaliato l’uomo con la sua avvenenza, avvelena Melissa e lancia una maledizione sulla bambina appena strappata dal grembo materno.

Lunnula, questo il nome della piccina, sarà l’ultima della sua stirpe in quanto non sarà mai in grado di generare figli.

La bimba cresce e diviene una bellissima fanciulla, però le voci del villaggio nei suoi confronti non si placano.

Sposa un giovane cacciatore, ma quando questi si rende conto che ragazza non riesce a dargli figli, si allontana da lei dando credito alle malelingue dei compaesani.

Lunnula, delusa e amareggiata, decide di recarsi nel bosco per invocare l’aiuto della Grande Dea.

Un giorno, rientrando dal bosco, incontra sul suo cammino il marito insieme alla sua amante; denunciata da questi, Lunnula viene arrestata e, dopo un sommario processo, condannata a morte.

La ragazza viene impiccata ad un albero e sepolta in una fossa improvvisata nel terreno; la sua morte, infatti,  ha scatenato la furia della natura e una terribile tempesta si è abbattuta sul luogo dell'esecuzione.

Nel sonno eterno della morte Lunnula riesce però ugualmente a dare alla luce il figlio promessogli dalla Grande Dea.

Una volpe affamata, in cerca di cibo, estrae dalla terra una piccola radice antropomorfa, una bimba-strega.
La volpe mossa a compassione per quello strano esserino, la porta con sé nella sua tana e la alleva insieme ai suoi cuccioli.

La creatura si trasforma lentamente e, con il passare dei mesi, diventa una splendida fanciulla dai capelli rossi e dagli occhi verdi.

Sionna, questo il suo nome, possiede doni che la rendono diversa da ogni altra creatura; è dotata di conoscenze arcane e di poteri soprannaturali che le permettono di controllare gli elementi naturali e i fenomeni atmosferici.

Purtroppo Sionna non è destinata a vivere un’esistenza felice, presto anche lei, come sua madre e sua nonna prima di lei, dovrà confrontarsi con i costumi crudeli degli uomini…

Mater Luna è un appello affinché tutti noi rammentiamo di essere parte della natura ed è un invito a ritrovare quel senso di comunione con essa che ormai sembra essere perduto.

“Generare” non deve essere inteso solo nel senso letterale del termine “di dare la vita ad un altro essere umano".
Ad ognuno di noi è stata elargita la facoltà di fecondare terreni apparentemente sterili, tutti noi possiamo dare vita a un concetto, un’idea, una filosofia.

Ci è concessa la facoltà di amare e prenderci cura di un altro essere, che sia un orfano, una pianta, un animale o magari anche solo di un oggetto inanimato, non importa di chi o di cosa si tratti, la cosa importante è ciò che noi siamo in grado di provare e trasmettere.

I sogni sono la chiave della nostra esistenza; quando ci sentiamo vuoti e incapaci di creare, possiamo sempre dare vita ai nostri sogni, i sogni ci indicano la strada verso la salvezza, i sogni sono la nostra salvezza.

Una volta l’uomo sapeva ascoltare la natura, era un tutt'uno con i suoi elementi, ma con il trascorrere del tempo questo rapporto si è allentato sempre più, e nulla oggi sembra essere rimasto di quell’arcano sentire, se non qualche debole riflesso che ancora si coglie nei racconti di miti e leggende o nelle immagini di streghe, vivane, elfi, dei, eroi…

Il mondo di Victoria Francès è un mondo popolato di queste figure mitiche e arcane, figure in grado di ridare voce con la loro presenza ai boschi, al cielo, agli oceani e alle montagne.

“Mater Luna”, come la trilogia di “Favole” di cui vi ho parlato tempo fa, è anch'esso edito da Rizzoli Lizard. 
L'edizione altrettanto ben curata, lo rende un volume da collezione, un vero piccolo gioiello.

Bellissime le tavole e interessanti le pagine dedicate alla descrizione di come sono nati i personaggi e alla realizzazione delle bambole con le sembianze di Lunnula e Sionna.

Il mondo di Victoria Francés è un mondo magico, fatto di luci e ombre, un mondo misterioso e affascinante che sa incantare il lettore con le sue splendide immagini e la sua delicata poesia.






lunedì 18 settembre 2017

“Favole” di Victoria Francés

FAVOLE
di Victoria Francés
RIZZOLI
Victoria Francés, nata nel 1982 a Valencia, città dove ha compiuto gli studi di Belle Arti, è una famosa illustratrice che conta numerosi estimatori in tutto il mondo.

“Favole”, la sua prima opera illustrata, è una trilogia i cui racconti sono stati poi raccolti in un unico volume:

 Lacrime di pietra
 Liberami
 Gelida luce


L’edizione italiana edita da Rizzoli è una piccola perla. Un cofanetto che racchiude un’opera davvero particolare, impreziosita da una copertina malinconica e intrigante.

La storia che accompagna le bellissime illustrazioni di Victoria Francés racconta di Favole, una splendida fanciulla, che viene soccorsa da un affascinante vampiro di nome Ezequiel. 

I due si innamorano perdutamente, ma il vampiro non volendo condannare l’amata a una vita di tenebre, la caccia dal suo castello nei Carpazi.

Favole, dopo aver vagato senza meta, disperata, si suicida gettandosi in mare.

Ma per lei la pace non sopraggiunge neppure con la morte e, non riuscendo a rassegnarsi a trascorrere l’eternità senza Ezequiel, decide di mettersi in cammino per ritrovare il suo amore perduto.

Nel corso del racconto si incontrano diversi personaggi come il piccolo Sacha, l’orfana Lavernne, Marquise innamorata dell’angelo di pietra, il vampiro Abel che indicherà a Favole il cammino per raggiungere il castello.
Figure tristi e tormentate che popolano il mondo delle ombre ma che sono condannate a restare legate per l’eternità al mondo dei vivi.

Le tavole di Victoria Francés sono un tutt’uno con il racconto, si fondono con esso creando qualcosa di davvero unico e perfetto.
Spesso sono più le immagini delle parole a trasmettere al lettore la profondità e l’autenticità dei sentimenti provati dai personaggi della storia e non potrebbe essere diversamente essendo l’autrice prima di tutto un’illustratrice di eccezionale bravura.

Le immagini sono ispirate ad un mondo gotico, magico e ancestrale e sono influenzate dall’espressività dei dipinti preraffaelliti.

Il testo è invece un omaggio ad opere come “Dracula” di Bram Stoker, “Clarimonde” di Théophile Gautier, “I fiori del male” di Baudelaire, “The Lady of Shallot” di Alfred Tennyson solo per citarne alcune e di ognuna di esse viene riportato qualche frammento.

“Favole” è una storia romantica, triste e tormentata, ma nonostante tutto una favola dal lieto fine perché a nessuno si deve negare la possibilità di amare.

Adesso desidero ardentemente riunirmi al mio antico amante e con lui… raggiungere la salvezza. Così dimostrerò al mondo che anche noi reietti riusciamo ad amare…

L’edizione è curata in ogni minimo dettaglio e, a completare il volume, troviamo la bellissima storia di Neve, la ragazzina che vuole ritrovare la sua gattina morta, e un quaderno di schizzi e disegni che sono serviti nel processo della creazione di “Favole”.

La veste grafica che ricorda quasi quella di un antico grimorio, è la forma perfetta per racchiudere il racconto di un mondo fantastico ed evocativo come quello in cui si muovono Favole ed Ezequiel.


Un’edizione da collezione che gli appassionati del genere non possono assolutamente lasciarsi sfuggire anche perché sfogliare le pagine di questo volume suscita un’emozione particolare che si rinnova ogni qualvolta si torna ad aprirlo.