mercoledì 8 luglio 2020

“Il libro dei sette sigilli” di Barbare Bellomo


IL LIBRO DEI SETTE SIGILLI
di
Barbara Bellomo
SALANI
Margherita Mori è una scrittrice divulgativa, una studiosa di storia e archeologia.

Un giorno si imbatte in un manoscritto redatto nel diciassettesimo secolo da Haley McGrath, priore di una confraternita di Dublino.

Tale manoscritto narra la storia di un libro profetico trovato da una bambina di nome Aicha nel 1191 nel deserto nella Giudea e più precisamente tra le rovine della città di Masala.

Il libro, un piccolo volume dalle pagine di ferro e dalle dimensioni di una mano, conterrebbe le profezie della profetessa Anna, vissuta al tempo di Cristo e ricordata nel Vangelo secondo Luca.
Un testo profetico con sette sigilli, in verità, è ricordato anche nel Nuovo Testamento, nell’Apocalisse di Giovanni.

Ispirata da questa storia Margherita Mori scrive il suo primo romanzo intitolato “Il libro delle profezie”.

Quello che all’apparenza sembrerebbe solo un innocuo romanzo di fantasia ispirato ad antiche fonti, si rivelerà esser invece qualcosa di molto diverso e pericoloso anche per la sua stessa autrice.

Margherita si ritroverà al centro delle mire di un misterioso Ordine il cui intento è quello di scovare il Libro dei sigilli con lo scopo di provocare la caduta della Gerusalemme terrena e l’avvento della Gerusalemme celeste.

In questa avventura Margherita Mori conoscerà molte persone e molte di queste cadranno vittime dell’Ordine che le dà la caccia.

La situazione si complicherà sempre più tanto che per Margherita diventerà davvero difficile capire di chi potersi fidare.

Chiunque potrebbe essere il traditore: il tenente dei Ros, la scontrosa e sgarbata Erika Cipriani, oppure il tenente dei Carabinieri Daniele Landi, sempre così gentile e premuroso? E perché no? magari il timido Vincenzo Busi, il gesuita allievo di Padre Costarelli?  E se invece il traditore fosse proprio il bel pianista dagli occhi blu? Alessandro Luzi, il nuovo amore di Margherita?

La protagonista, Margherita, è un personaggio che ispira subito simpatia nel lettore e scatena in lui un immediato istinto di protezione.

Margherita è una donna a cui non piace stare al centro dell’attenzione, non è interessata alle interviste, ai giornali e alle comparsate nelle varie trasmissioni televisive, del suo lavoro di scrittrice, ella apprezza soprattutto il tempo che può trascorrere da sola a scrivere nel suo studio immaginando una realtà diversa dalla propria.

È affetta da ipermnesia ovvero è in grado di ricordare ogni singolo dettaglio della propria vita; un segreto, questo, che non ama condividere con gli altri.
Questa sua capacità di ricordare ogni cosa l’ha portata nel corso degli anni ad isolarsi dal resto del mondo divenendo per lei sempre più difficile riuscire a convivere con il ricordo di fatti dolorosi che, seppur accaduti tanti anni prima, per lei purtroppo sono destinati a mantenere immutata la loro intensità.

Margherita è una donna molto intelligente e solo all’apparenza una donna fragile, dimostrerà infatti una forza ed una determinazione non comuni quando si troverà a dover affrontare ogni tipo di rischio e pericolo.

Erika Cipriani è l’altro personaggio femminile del libro che divide la scena con Margherita.
Il tenente Cipriani, al contrario di Margherita, si presenta come una donna fredda e risoluta, ma nonostante un carattere alquanto intrattabile, saprà dimostrarsi una persona affidabile e degna di fiducia.

La narrazione si svolge su diversi piani narrativi: la storia principale, la storia del ritrovamento del libro da parte di Aicha, la storia di Anna, la storia di Rachele e infine la storia ambientata nella Roma occupata dai nazisti.
Filo conduttore di tutte queste storie ovviamente il libro delle profezie di Anna.

Barbara Bellomo è stata davvero brava a tessere le fila di una trama così intricata e complessa che, nonostante i numerosi salti spazio-temporali e i numerosi personaggi, risulta sempre scorrevole e fluida, mai incomprensibile o di difficile lettura.

“Il libro dei sette sigilli” è un romanzo che si legge tutto d’un fiato, mai scontato, dove tutto può accadere perché nulla è mai come sembra, c’è sempre un colpo di scena ad attendere il lettore che non può non restare avvinto dal ritmo incalzante e dalla trama adrenalinica degna dei migliori romanzi thriller nati nel corso degli anni sulla scia de "Il codice Da Vinci" di Dan Brown, il più famoso di tutti.





4 commenti:

  1. Confesso di non aver mai letto Il codice Da Vinci, che hai nominato tu, ma a me è venuto in mente Il pendolo di Foucault di Umberto Eco.

    Nota a margine: un altro romanzo nel romanzo!

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    1. Ho sempre considerato Il codice Da Vinci il bestseller da cui poi si è sviluppato tutto un filone di romanzi di questo genere.
      All'epoca mi era piaciuto molto, gli altri libri di Dan Brown non mi sono piaciuti altrettanto, qualcuno di più, altri meno. Per curiosità però li ho letti tutti.
      Mi sono chiesta spesso se alla fine Il codice Da Vinci non abbia colpito tutti proprio perché una novità.

      Confesso il mio peccato: non ho mail letto Il pendolo di Foucault! A dire il vero di Umberto Eco ho letto solo Il cimitero di Praga.

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  2. @Elisa
    Mmm... mi ispira moltissimo! Bellissima recensione!

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    1. Grazie! :-)

      Sono sempre molto prevenuta quando leggo un libro di questo genere perché spesso li trovo scontati, ma questa storia mi è piaciuta molto e sono contenta che si capisca dalla recensione.

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