giovedì 27 settembre 2018

“La luna nera” di Winston Graham

LA LUNA NERA
di Winston Graham
SONZOGNO
Demelza e Ross hanno ritrovato la loro complicità, gli affari prosperano e la tranquillità sembra finalmente tornata a Nampara.
Elizabeth ha dato alla luce l’erede tanto atteso dagli Warleggan e, nonostante l’odio mai placato, la tregua stretta tra George e Ross almeno per il momento sembra reggere se pur appesa ad un filo sottile.
La guerra tra la Francia e l’Inghilterra però continua ad infuriare ed inevitabilmente le ripercussioni del conflitto si abbatteranno sulla vita di tutti loro.
Il dottor Enys cadrà prigioniero dei Francesi e Ross non potrà che accorrere in soccorso dell’amico mettendo così a repentaglio non solo la propria vita, ma anche la serenità familiare.
Nel frattempo, nuovi personaggi fanno il loro ingresso sulla scena, tra questi i fratelli Carne.
Alla morte del padre, infatti, Sam e Drake decidono di chiedere aiuto alla sorella Demelza che non esita a convincere il marito a dare loro un’opportunità assumendoli alla miniera.
Intanto a Trenwith, George Warleggan ha persuaso la moglie ad affidare Geoffrey Charles, il figlio nato dal primo matrimonio di Elizabeth con Francis Poldark, ad una governante.
La scelta ricade su una cugina di Elizabeth, la diciassettenne Morwenna, la cui famiglia versa in condizioni economiche piuttosto critiche dopo la morte del padre della ragazza.

I fatti narrati in questo quinto libro della saga dei Poldark corrispondono alle vicende raccontate nella prima parte della terza serie televisiva della BBC tratta dai romanzi di Winston Graham.

Nonostante la versione della BBC sia molto affine alla narrazione del romanzo, discostandosi da questa solo in alcuni punti con l’unico scopo di meglio adattarsi alla trasposizione televisiva, la lettura risulta comunque molto interessante e coinvolgente anche qualora si siano già viste le puntate in tv.

La scrittura di Graham è una scrittura lineare e scorrevole e la caratterizzazione dei personaggi è così minuziosa che è un piacere poter approfondire aspetti del loro carattere che, come ho già evidenziato precedentemente nelle recensioni dedicate agli altri romanzi della saga, in televisione tendono sempre a risultare necessariamente più approssimativi e superficiali.

Leggendo il libro si ha quindi spesso la percezione che alcuni particolari della personalità di ognuno di loro ci siano sfuggiti durante la visione ed è molto interessante quindi poterne indagare e approfondire la psicologia.

I personaggi che abbiamo conosciuto negli scorsi capitoli della saga confermano le nostre precedenti impressioni: l’ottimista Demelza che qualunque sia la situazione riesce a scovare sempre dieci ragioni per apprezzare la vita, l’anticonformista Ross sempre pronto a lottare  contro i capricci del destino, la solita ostinata ed indipendente Caroline Penvenen e tutti gli altri George, Elizabeth, Verity, il dottor Enys… senza dimenticare l’anziana zia Agatha che avrà un ruolo fondamentale in questo quinto capitolo della saga.

Alcuni nuovi personaggi meritano però un approfondimento.

Sam non svolge un ruolo da protagonista in questo romanzo, ma non possiamo escludere che potrebbe avere anche lui un’interessante storia da raccontare nei prossimi capitoli. Ha solo ventidue anni, ma sembra più maturo della sua età; è un fervente metodista e la sua vita è tutta dedicata a glorificare il Signore e a cercare di ricondurre sulla retta via le pecorelle smarrite.

Ma sono soprattutto Drake e Morwenna che, con la loro storia d’amore contrastata, intrigano il lettore e portano nuova linfa al racconto.

Il punto di forza della saga nata dalla penna di Winston Graham è proprio questo, ovvero, riuscire a portare in scena sempre nuovi personaggi e nuove storie in grado di mantenere viva l’attenzione del lettore; personaggi che interagiscono in maniera eccellente con gli altri integrandosi perfettamente nella trama del romanzo.

Drake è un ragazzo di bell’aspetto, irriverente e accattivante. Ricorda molto non solo nel sorriso la sorella Demelza. È un metodista anche lui come il fratello, ma non altrettanto estremista.
Il suo amore per Morwenna è un sentimento puro e sincero e, pur sapendo che lei appartiene ad una classe sociale differente, vive il suo amore in modo leale e totalizzante, senza risparmiarsi.

Morwenna invece ricorda molto Elizabeth per certi aspetti. È innamorata di Drake, ma come la cugina non ha la forza di combattere per i propri sentimenti, non ha il coraggio di schierarsi contro il mondo per difendere il proprio amore.
Inoltre, non perde occasione per ricordare a se stessa che Drake appartiene ad una classe sociale inferiore e non può fare a meno, nonostante l’amore che prova per il ragazzo, di notare la sua sfacciataggine, la sua grammatica non perfetta, i suoi abiti dimessi.
Morwenna non ha nulla della forza, della caparbietà e dello spirito di indipendenza che caratterizzano un personaggio entrato nel cuore di tutti noi lettori come quello di Caroline Penvenen. 

Per stessa ammissione dell’autore la saga dei Poldark doveva concludersi con il quarto volume. Solo alcuni anni dopo Winston Graham sentì l’esigenza di scoprire cosa fosse accaduto ai suoi personaggi, il risultato di tale di tale esigenza fu un quinto romanzo: “La luna nera”.

Noi lettori possiamo solo ringraziare la nostra buona stella che lo scrittore abbia accettato la sfida di riprendere il racconto regalandoci così nuove imperdibili storie sulla famiglia Poldark ambientate nella splendida cornice della Cornovaglia.



Qui i link dei precedenti romanzi:

-       Ross Poldark

-       Demelza

-       Jeremy Poldark

-       Warleggan




4 commenti:

  1. Ho dato un’occhiata veloce al post perché sono indietro con la lettura e non vorrei conoscere in anteprima i particolari. Il mio dubbio è di avere tra le mani, nei prossimi volumi, sono ben 12, una storia opaca e ripetitiva. Ciao

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    1. Avevo anch'io lo stesso dubbio, dodici volumi sono davvero tanti. I primi cinque volumi però hanno mantenuto tutti lo stesso alto livello. Tengo le dita incrociate per i prossimi, ma devo dire che, viste le premesse, sono molto fiduciosa.

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  2. Sto apprezzando molto le varie stagioni della versione televisiva. Io e mio marito siamo anzi autentici appassionati della serie. Per quanto a volte assomigli di più a un feulleiton che a un romanzo di genere storico, credo che Graham abbia centrato il segno. Adoro Demelza, detesto Elisabeth. Penso che il cast sia perfetto, su tutti un magnifico Warleggan perfettamente nella parte.

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    1. Concordo con tutto quello che hai scritto. Come te adoro Demelza e detesto Elizabeth talmente tanto che a volte mi fa persino pena Warleggan! Secondo me ciò che rende avvincente il racconto e di conseguenza anche la serie TV è proprio la capacità di Graham di inserire sempre nuovi intriganti personaggi.

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